Regionali Veneto, Zaia festeggia a Treviso: “Andrò in Consiglio e poi si vedrà”

Novembre 25, 2025 - 14:00
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Regionali Veneto, Zaia festeggia a Treviso: “Andrò in Consiglio e poi si vedrà”

“Sicuramente sarò in Consiglio Regionale, poi in futuro non ve lo so dire”. Luca Zaia arriva nella sede della Liga Veneta a Treviso soddisfatto e acclamato dai militanti che gli aprono una bottiglia di prosecco per brindare. Il Veneto resta al centrodestra e il pericolo che Fratelli d’Italia potesse superare il Carroccio come alle ultime elezioni Europee è scampato. Il contributo di Zaia, candidato capolista nella Lega in ogni provincia, è stato determinante. Mentre il segretario leghista Matteo Salvini raggiunge il comitato elettorale a Padova di Alberto Stefani, Zaia a 50 chilometri di distanza parla alla stampa di se stesso e del futuro della Lega. “Il mio impegno per il Nord c’è, è concreto tutti i giorni. Ho sempre portato avanti questa idea identitaria e penso che i veneti l’abbiano sempre apprezzato. Non è normale trovare un governatore che dopo 15 anni e mezzo è ancora gradito dai suoi cittadini, vuol dire che qualcosa di buono l’abbiamo fatto”, dice il governatore uscente dopo che il presidente della Lombardia Attilio Fontana, aveva auspicato che il futuro di Zaia continuasse per portare avanti le istanze del Nord nel Carroccio. Nei giorni scorsi era stato lo stesso Zaia a pubblicare sui suoi canali social la foto di un incontro con i governatori del Nord, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Maurizio Fugatti. “Io tifo perché Massimiliano Fedriga e Maurizio Fugatti abbiano lo sblocco dei mandati, le elezioni di oggi sono la dimostrazione che i cittadini danno dei segnali. È stato un pranzo tra amici molto identitari, abbiamo parlato di politica, futuro e altro”.

Modello tedesco per Lega

Sul tavolo l’idea per la Lega di evolversi nel modello tedesco Cdu-Csu: “È uno spunto che ho dato. Le grandi partite del Nord e del Sud debbono trovare una loro sintesi e la sintesi si trova come ha fatto la Germania, con la Cdu e la Csu. Non solo in Lega, anche gli altri partiti devono capire che il militante del Pd di Campione d’Italia ha delle istanze diverse di Canicattì”. E mentre Salvini da Padova dice alla stampa di sperare di avere in futuro “tanti problemi come Vannacci”, Zaia rispondendo da Treviso a chi gli chiedeva se avesse sentito il generale, alza il sopracciglio e dice: “Io sono obiettore di coscienza”.

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Redazione Redazione Eventi e News