Aereo colpito a 11.000 metri: mistero risolto, non era un detrito spaziale
Recentemente un volo di linea della United Airlines partito da Denver e diretto a Los Angeles è stato costretto a un atterraggio d’emergenza a Salt Lake City dopo un impatto inaspettato con un oggetto sconosciuto a oltre 11.000 metri di quota. L’episodio, avvenuto la scorsa settimana, ha inizialmente fatto pensare a frammenti di spazzatura spaziale o a un evento meteorico, ma le indagini successive hanno rivelato un colpevole molto più terrestre: un pallone meteorologico.
A distanza di pochi giorni, infatti, la società californiana WindBorne Systems, specializzata nello sviluppo di palloni stratosferici per il monitoraggio atmosferico, ha riconosciuto che uno dei propri dispositivi potrebbe essere stato all’origine della collisione. “Stiamo collaborando pienamente con la Federal Aviation Administration e il National Transportation Safety Board”, ha dichiarato l’azienda, confermando di aver già introdotto modifiche operative per ridurre il rischio di interazioni con il traffico aereo.
Il pallone in questione fa parte della costellazione di sonde autonome “Global Sounding Balloons”, strumenti leggeri da circa 1,2 chilogrammi progettati per raccogliere dati su venti, temperature e pressione atmosferica. Questi dispositivi, in genere, si muovono a grandi altezze e sono considerati a basso rischio per l’aviazione civile, poiché realizzati con materiali leggeri e programmati per evitare rotte commerciali. Tuttavia, in questa occasione, uno di essi avrebbe transitato nella fascia compresa tra i 9.000 e i 12.000 metri, cioè la stessa altitudine in cui volano i jet di linea.
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