Al cuore della democrazia, dopo le Settimane Sociali prosegue la riflessione

Ottobre 21, 2025 - 02:00
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Al cuore della democrazia, dopo le Settimane Sociali prosegue la riflessione

La Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Milano propone un nuovo momento di riflessione e confronto sul tema «Al cuore della democrazia. Lavoro, fragilità, innovazione tecnologica: prospettive di partecipazione», in continuità con il cammino delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia e con l’impegno ecclesiale a promuovere una cittadinanza attiva e solidale. L’incontro, in programma mercoledì 5 novembre alle 18.30 presso la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano (via Vivaio 7), intende offrire uno spazio di dialogo tra mondo del lavoro, società civile e comunità ecclesiale (locandina).

Attraverso testimonianze e percorsi concreti, si esploreranno nuove forme di partecipazione che nascono dal confronto con le fragilità umane e sociali, valorizzando la dignità di ogni persona e la sua possibilità di contribuire al bene comune anche nei contesti di maggiore vulnerabilità.

Lavoro è dignità

Come ricordava papa Francesco nella Fratelli Tutti, il grande tema è il lavoro. È il modo più concreto per rendere reale la partecipazione. Un lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale (FT, 162). Il lavoro è molto più di un mezzo di sussistenza: è il luogo in cui l’essere umano esprime sé stesso, partecipa alla costruzione della società, intreccia relazioni e speranza.

Papa Francesco, nella Laudato si’, ricorda che il lavoro è una necessità, è parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale. E aggiunge: «Senza lavoro non c’è dignità» (Videomessaggio alla 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, Cagliari 2017).

Il magistero di Francesco insiste sul valore sacro del lavoro e denuncia l’«economia dello scarto», che considera le persone solo in base alla loro produttività, dimenticando che ogni essere umano è portatore di un valore unico e inalienabile. «Chi toglie il lavoro – ammonisce il Papa – compie un peccato gravissimo», perché priva la persona non solo del necessario per vivere, ma anche della possibilità di progettare, relazionarsi, crescere. Mettere la persona al centro del lavoro significa promuovere un modello di sviluppo che non si limiti al profitto, ma che riconosca la dignità, la sicurezza e la partecipazione come criteri di giustizia sociale.

Un progresso reale

Formazione, prevenzione, responsabilità e cura dei luoghi di lavoro sono i pilastri di un’economia che vuole essere davvero motore di progresso umano. In un tempo segnato da automazione, globalizzazione e precarietà, la sfida è umanizzare l’innovazione, trasformando la tecnologia in strumento di inclusione e non di esclusione.

Riaffermare la centralità della persona nel lavoro significa anche custodire la democrazia stessa, perché è attraverso la partecipazione concreta – nei luoghi di vita e di lavoro – che la società si costruisce come comunità solidale. «La partecipazione è un dovere che tutti siamo chiamati ad esercitare con responsabilità» (Papa Francesco, Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, 2021).

L’incontro del 5 novembre vuole essere una tappa di questo cammino comune, un momento di ascolto, confronto e impegno condiviso per rimettere il lavoro – e con esso la persona – al cuore della democrazia.

Partecipazione libera, senza iscrizione.
Per informazioni: sociale@diocesi.milano.it

 

 

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