Simon the sorcerer Origins, tra omaggio ed evoluzione


Tra i titoli più attesi degli ultimi anni, Simon the Sorcerer Origins si propone come un ponte (ma anche un nuovo inizio) tra l’eredità degli anni Novanta e le aspettative dei giocatori moderni. In questa anteprima cercherò di definire sia gli elementi che più mi hanno colpito sia le sfide e le promesse di questo sequel/prequel ambizioso.
Simon the Sorcerer, le origini
Per chi ancora non lo sapesse, la saga di Simon the Sorcerer nasce nel 1993, con il classico punta e clicca di Adventure Soft, apprezzato per umorismo, atmosfera e humour tipico da fantasy parodistico. Da appassionato di avventure grafiche non potevo non avvicinarmi con curiosità al titolo nonchè, ammetto, una certa nostalgia.
Bisogna dire che riprendere una proprietà tanto amata comporta una serie di insidie: il rischio di stonare con l’identità originale, di fare un “rifacimento” troppo canonico o, al contrario, snaturare la magia che ha reso la serie cult e così amata dai fan.
In fase di anteprima, Videogames Chronicle segnala che nei primi tre capitoli di Simon the sorcerer Origins si riconoscono battute e riferimenti, ma “nessuna conoscenza precedente è realmente necessaria”. E secondo me proprio questo equilibrio tra rispetto per i fan e accessibilità per i neofiti , è una delle scommesse più delicate ma anche più affascinanti per il titolo.
Prequel
Simon the sorcerer Origins è ambientato poche settimane prima degli eventi del primo capitolo del 1993, inserendosi come prequel “ufficiale”. La trama sfrutta lievi “falle” nella continuity originale per giustificare la nuova trama. Simon è ancora giovane: la sua scoperta del mondo magico, la sua trasformazione da ragazzo “normale” a stregone sarcastico, saranno il fulcro della narrazione.
Doppiaggio
Uno dei punti che più mi ha incuriosito è il contrasto tra “stile classico” e tecnologie moderne. Origins adotta una grafica disegnata a mano, in uno stile cartoon nostalgico ma raffinato.
Il team dietro al progetto, Smallthings Studios, con sede italiana, ha dichiarato di voler “riportare la saga in vita con passione”, con animazioni fluide e sequenze in tempo reale come già anticipato da Fabrizio Rizzo, Lead Designer di Smallthings Studios, nella chiacchierata che avemmo alla Milano Games Week del 2023.
Un altro elemento emotivamente rilevante è il ritorno di Chris Barrie come voce di Simon, dopo oltre trent’anni , un ponte tra vecchi ricordi e una nuova generazione di giocatori.
Meccaniche di gioco
Le meccaniche restano quelle classiche del genere punta e clicca: dialoghi, combinazione di oggetti, risoluzione di enigmi, esplorazione attiva degli scenari. C’è però un’aggiunta interessante: l’uso di dispositivi alchemici, pozioni e magie, che dovranno essere calibrate con logica e ironia per avanzare nel gioco.
Il tono rimane decisamente umoristico, con situazioni assurde, dialoghi taglienti e battute auto-riflessive sulla falsariga delle famosissime avventure Lucasfilm (Monkey Island, Sam'n Max, Loom etc.). Proprio l’umorismo, già croce e delizia degli originali, sarà uno degli elementi su cui Origins verrà certamente giudicato, una bella responsabilità.
Le mie opinioni
Quando nel 2023 ho provato il gameplay di Simon the sorcerer Origins , ho approcciato al gioco con l'idea che fosse una operazione nostalgia. Giocando invece ho apprezzato quanto questo non sia vero. Il titolo mira vero a chi ha letteralmente mangiato i floppy disks nei primi anni '90 ma anche ad incuriosire chi non conosceva minimamente il titolo. Altro scoglio che, sempre secondo me, gli sviluppatori sembrano aver evitato è quello di aver ingessato il gameplay nel passato, vero è che parliamo sempre di un'avventura grafica, quindi punta e clicca e da lì non si scappa ma l'introduzione di magie ed alchimie mantiene il gameplay fresco. Infine, e faccio il tifo per loro, spero che Smallthings Studios riesca a non deludere e a proporre un titolo solido e ben strutturato perchè non basta la canzone di Rick Astley o gli sprites disegnati a mano per conquistare un pubblico ai giorni nostri diventato ultra esigente.Conclusioni
Simon the Sorcerer Origins non è un’operazione di puro revival: è un tentativo, certo ambizioso, di rimettere in gioco una saga amata, dotandola di strumenti moderni e rispettandone l’identità. Se riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra nostalgie, innovazione e coerenza narrativa, potrà diventare sia un “ritorno atteso” che un punto di riferimento per reboot intelligenti. E per concludere a voi il trailer del gioco che ricordiamo uscirà su tutte le piattaforme il 28 ottobre prossimoL'articolo Simon the sorcerer Origins, tra omaggio ed evoluzione proviene da GameSource.
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