Apple attacca la legislazione Ue sul digitale. Bruxelles: “Non vogliono collaborare, non la abrogheremo”

Settembre 26, 2025 - 11:30
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Apple attacca la legislazione Ue sul digitale. Bruxelles: “Non vogliono collaborare, non la abrogheremo”

Bruxelles – Duro botta e risposta tra Apple e la Commissione europea, protagoniste da mesi di un braccio di ferro sulla conformità della big tech di Cupertino alla nuova legislazione europea sul mercato digitale (DMA). Apple ha approfittato della prima revisione pubblica delle norme indetta da Bruxelles per passare all’attacco, chiedendo di abrogare una legge la cui interpretazione “cambia costantemente” e che avrebbe preso ingiustamente di mira la multinazionale fondata da Steve Jobs. Immediata la reazione dell’escutivo Ue: “Non c’è alcuna intenzione di abrogare il DMA”.

Nel lungo j’accuse diffuso da Apple, la big tech si rivolge direttamente alla propria community europea. “Il DMA ci sta costringendo ad apportare alcune modifiche preoccupanti al modo in cui progettiamo e forniamo i prodotti Apple ai nostri utenti in Europa“, è l’allarme lanciato da Cupertino. Senza giri di parole, Apple denuncia un’implementazione di regole che “varia notevolmente da un’azienda all’altra”. In un passaggio, la multinazionale a stelle e strisce sostiene che “le norme del DMA si applicano solo ad Apple, anche se Samsung è il leader del mercato degli smartphone in Europa e le aziende cinesi stanno crescendo rapidamente”.

Ai sensi del DMA, sono 7 le very large online platforms tenute a rispettare una serie di stretti requisiti in termini di trasparenza e di diritti per gli utenti. Sono le piattaforme americane Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft; la cinese ByteDance; e Booking.com, con sede nei Paesi Bassi. La Commissione europea ha già avviato indagini nei confronti di Alphabet, Meta e Apple: queste ultime due hanno già ricevuto una multa, rispettivamente di 200 milioni e di mezzo miliardo di dollari, il 23 aprile di quest’anno, per violazioni degli obblighi sulla gestione dei dati personali degli utenti.

Apple ha concluso l’attacco frontale affermando che le norme “dovrebbero essere abrogate fino a quando non sarà messo in atto uno strumento legislativo più adeguato allo scopo”. O che la sua attuazione dovrebbe essere verificata da “un’agenzia europea indipendente” che sia “protetta” da interferenze politiche. Il portavoce della Commissione europea Thomas Regnier ha declinato i suggerimenti del “documento di lobbying di Apple”, sostenendo che non fa altro che “indebolire la narrativa dell’azienda di voler collaborare pienamente con la Commissione“. Alle accuse di indebolire il mercato, Regnier ha risposto: “Capiamo che le aziende vogliano difendere i loro profitti a tutti i costi, ma non è questo lo scopo del DMA: il DMA ha lo scopo di dare ai consumatori dell’Ue più scelta e di dare alle nostre aziende la possibilità di competere lealmente”, ha evidenziato.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia