Gaza, 5mila in piazza a Genova per il popolo palestinese: “Adesso dobbiamo restare uniti”


Genova. Almeno 5mila persone in piazza a Genova per il presidio indetto da Music For Peace a sostegno della popolazione di Gaza e contro il genocidio in atto da parte di Israele. Dopo il concentramento in piazza De Ferrari è partito un corteo in direzione della prefettura che ha attraversato una parte del centro.
Il presidente di Music for Peace Stefano Rebora, dal palco improvvisato sopra un camioncino, ha lanciato un appello all’unità: “Abbiamo visto che venerdì ci sarà uno sciopero e lunedì un altro e va bene, ma cerchiamo di restare uniti, non cerchiamo il protagonismo, mettiamolo da parte perché la forza siamo noi, tutti uniti”.

Rebora, appena sbarcato dalla Global Sumud Flotilla per tentare di aprire un corridoio umanitario via terra, ha fatto anche un altro appello in vista delle manifestazioni: “Non cadiamo nelle trappole, rispettiamo le nostre città, non diamo atto a vandalismi perché questo distoglie l’attenzione da Gaza”.
Il corteo e la chiamata: “Il 22 settembre blocchiamo tutto”
Tanti gli appelli durante gli interventi in piazza. Oltre alla necessità di “restare uniti”, anche la determinazione di mantenere alta l’attenzione su quello che sta succedendo in queste ore a Gaza “dove è in corso l’atto finale di un genocidio che va avanti da anni” e la condanna per i governi – quello italiano su tutti – che in questi anni “hanno chiuso gli occhi davanti a quello che stava succedendo“.
In ultimo, sul cassone del furgone è salito il Riccardo Rudino, Calp Usb, che ha raccolto l’intenzione della piazza di “farsi vedere ancora nelle strade della città”, lanciando il corteo che ha preso la direzione delle prefettura. In testa gli striscioni in supporto al popolo palestinese: “Due popoli, nessuno stato”. Nel frattempo le fila della manifestazione sono andate mano a mano ingrossandosi. Tanti i richiami durante il percorso contro “la politica del riarmo” e la “logistica delle armi” che dal nostro paese e dal porto di Genova “partono per raggiungere e alimentare le guerre imperialiste“. E poi il richiamo alla resistenza palestinese e all’intifada.
In piazza Corvetto un momento di silenzio quando è partito il collegamento telefonico con Jose Nivoi, portuale del Calp Usb imbarcato sulla Global Sumud Flotilla, che ha potuto quindi parlare alla piazza: “Stiamo ultimando i preparativi, oggi siamo stati raggiunti dalla flotta partita da Barcellona e poi da Tunisi, nelle prossime ore partirà la missione – ha raccontato – L‘attenzione su Gaza non deve fermarsi – ha poi aggiunto – per noi che siamo qua vedere tutte queste manifestazioni in piazza ci da la forza per affrontare quello che dovremo affrontare”. E poi l’appello: “Il 22 – giornata dello sciopero generale proclamato da Usb a livello nazionale – dovrete riempire piazze e strade. Dobbiamo bloccare tutto”
E proprio sulla chiamata alla mobilitazione del prossimo 22 settembre si è incentrata buona parte della manifestazione: “La guerra e lo sfruttamento iniziano qua, dal nostro porto. Dobbiamo bloccare tutto”. E poi il lancio della grande manifestazione nazionale indetta per il prossimo 4 ottobre dai sindacati di base. Il corteo poi ha attraversato via XII Ottobre e via XX Settembre per poi concludersi nuovamente in piazza De Ferrari.
In piazza a Genova anche i sindaci delle città italiane
A inizio del presidio, a portare la sua vicinanza ai manifestanti è arrivata per alcuni minuti anche la sindaca di Genova Silvia Salis, impegnata oggi nel coordinamento dei sindaci metropolitani di Anci, che ha ascoltato l’intervento di Rebora e lo ha salutato con un abbraccio . Con lei c’erano anche i sindaci Beppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna), Gaetano Manfredi (Napoli), Sara Funaro (Firenze), Vittoria Ferdinandi (Perugia), Vito Leccese (Bari), Stefano Lo Russo (Torino), Massimo Zedda (Cagliari), Federico Basile (Messina).

Rebora infine ha fatto appello proprio ai sindaci affinché sostengano gli sciopero: “Assessori, sindaci, imprenditori, tutti. Non deve essere una sigla che proclama lo sciopero ma tutti devono scioperare, i negozianti, i supermercati”.
Verso gli scioperi generali
La manifestazione di questa sera è la prima di una serie di proteste in città a sostegno della Palestina. Venerdì anche a Genova la Cgil ha indetto uno sciopero generale di 8 ore e lunedì 22 ottobre sarà la volta del sindacato Usb che scenderà in piazza con una chiamata a “bloccare tutto”. Non solo: il 22 settembre una piccola flotilla per qualche ora sosterà o si muoverà all’interno del porto di Genova, per supportare, almeno simbolicamente, la mobilitazione che nelle stesse ore “a terra” bloccherà i varchi portuali.
Qual è la tua reazione?






