Il suono dell’anima – L’eredità immortale di James Senese, il sassofonista che ha dato voce a Napoli

Addio a James Senese, storico sassofonista di Pino Daniele e anima del Neapolitan Power. La sua musica ha trasformato Napoli in un linguaggio universale di libertà e identità.

Ottobre 29, 2025 - 11:36
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Il suono dell’anima – L’eredità immortale di James Senese, il sassofonista che ha dato voce a Napoli

Il suono dell’anima — L’eredità immortale di James Senese

La musica italiana perde una delle sue voci più autentiche e potenti: James Senese, sassofonista, compositore e anima del Neapolitan Power, si è spento a Napoli all’età di 80 anni. Con lui scompare non solo un grande musicista, ma un simbolo di libertà, identità e passione. La sua storia è quella di un uomo che ha trasformato le ferite della vita in arte, e il dolore in melodia.

Le origini di un suono inconfondibile

Nato nel 1945 nel quartiere napoletano di Miano, da madre napoletana e padre afroamericano, James Senese ha vissuto fin da bambino la complessità delle sue radici. In una Napoli povera ma viva, imparò presto che la musica poteva essere un rifugio e una voce.
Il sax divenne il suo modo di parlare al mondo, uno strumento capace di fondere la malinconia mediterranea con il ritmo del soul e del jazz americano. “Sono un nero a metà”, amava dire, espressione che riassumeva la sua identità e il suo suono: profondo, sincero, viscerale.

Dai The Showmen ai Napoli Centrale: la rivoluzione del Neapolitan Power

La carriera di Senese decolla negli anni Sessanta con The Showmen, un gruppo che anticipò la contaminazione tra soul e canzone napoletana. Ma è nel 1974, con la fondazione dei Napoli Centrale insieme al batterista Franco Del Prete, che nasce la leggenda.
La loro musica è una rivoluzione: jazz elettrico, groove funk e dialetto partenopeo si fondono in un linguaggio nuovo, ribelle, pieno di verità. Brani come Campagna, O Nonno Mio e Simme iute e simme venute raccontano la vita del popolo, le ingiustizie sociali, la dignità del lavoro e la rabbia contro l’emarginazione.
Il loro messaggio era chiaro: la musica doveva essere reale, sporca di vita, intrisa di strada e speranza.

L’incontro con Pino Daniele: fratellanza e magia

L’amicizia e la collaborazione con Pino Daniele segnarono una delle pagine più intense della musica italiana. Insieme crearono un linguaggio unico, dove il blues si mescolava al dialetto napoletano e il jazz dialogava con la canzone d’autore.
Il sax di Senese accompagnò Pino nei suoi album più amati, contribuendo a definire quel suono inconfondibile che rese Napoli il centro di una nuova scena musicale.
Sul palco, i due si capivano senza parlarsi: bastava uno sguardo. Entrambi figli di un Sud ferito ma orgoglioso, trovarono nella musica un modo per raccontare la verità con poesia e potenza.

Un artista che ha reso Napoli universale

James Senese è stato un innovatore, un ponte tra culture, generazioni e linguaggi. La sua musica, pur profondamente napoletana, parlava al mondo intero.
Ha collaborato con artisti di ogni genere, portando sempre con sé la forza del suo suono e la dignità della sua storia.
Non cercava il successo facile, ma l’autenticità: ogni nota era un frammento della sua vita, ogni concerto un atto di amore e di resistenza.
Fino all’ultimo, Senese è rimasto fedele alla sua visione: la musica come libertà, come identità, come verità.

L’ultimo respiro del suo sax

Negli ultimi anni aveva continuato a suonare, a comporre, a raccontare. Nonostante le difficoltà di salute, la sua energia sul palco restava quella di un ragazzo.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma anche un’eredità incancellabile.
Napoli, e con essa l’Italia intera, gli rende oggi omaggio: a colui che ha trasformato il dolore in arte, e la musica in una dichiarazione d’amore per la vita.

Un’eredità che continua

James Senese non è solo un ricordo, ma un suono che continuerà a vivere. Le sue melodie rimarranno nelle piazze, nei vicoli, nei dischi e nei cuori di chi ha amato la sua musica.
La sua lezione è semplice e potente: essere veri, essere sé stessi, trasformare il dolore in bellezza.
Il suo sax non smetterà di parlare, perché certe voci — come quella di James Senese — non si spengono mai.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia