LA DIVA DEL BATACLAN: il musical di Gabriele Paolocà con musiche di Fabio Antonelli, con la poliedrica Claudia Marsicano, debutta il 28 ottobre al Romaeuropa Festival

La diva del Bataclan è un musical che scava nelle pieghe oscure di una società ossessionata dalla ricerca di fama e riscatto. Nato dalla penna di Gabriele Paolocà, con le musiche di Fabio Antonelli, racconta la storia di Audrey, una giovane donna disposta a tutto pur di sfuggire a una realtà che non sente sua. A darle corpo è la poliedrica artista e performer Claudia Marsicano, che interpreta una figura ambigua, che si reinventa come sopravvissuta agli attentati terroristici di Parigi del 2015, in un gioco pericoloso di finzione e realtà.
Novità teatrale della stagione autunnale 2025, lo spettacolo debutta in prima nazionale al Teatro Vascello di Roma, nell’ambito del Romaeuropa Festival, il 28 ottobre (repliche il 29 e 30, poi in tournée), in una coproduzione tra Cranpi, SCARTI Centro di produzione Teatrale d’Innovazione, Romaeuropa Festival, con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia CapoTrave/Kilowatt), Comune di Sansepolcro e Teatro Biblioteca Quarticciolo.
Dissacrante e provocatorio, La diva del Bataclan affronta il tema delle false vittime della strage parigina. Paolocà e Antonelli danno vita a un’allucinazione musicale che reinterpreta in forma scenica un fatto di cronaca, specchio degli abissi dell’umanità del ventunesimo secolo.
Gli attacchi del 13 novembre 2015 causarono la morte di 130 persone e il ferimento di altre 413. Il più sanguinoso si consumò all’interno del Bataclan, una delle sale concerto più importanti della città. I tragici eventi di Parigi sono stati tra i primi, di portata così grande, ad essere epicentro di un’esplosione mediatica globale: dolore e solidarietà presero forma e voce nei social network, divenendo anche – nella contraddizione che segna il nostro presente – terreno d’invidia per la visibilità di coloro che si sono trovati al centro della tragedia. Nel mondo di immagini e parole, che amplifica i drammi rendendoli spettacolo, ecco il terreno fertile per la nascita di “false vittime”, figure che hanno scelto di alimentare la propria visibilità appropriandosi del dolore altrui.
Nel desiderio di riscatto e disperazione, Audrey si immerge in un’identità costruita, sfidando la realtà e i suoi limiti, e si trasforma in una martire, la “Diva del Bataclan”. Una rocker (in riferimento alla band Eagles of Death Metal che si esibiva la sera della tragedia), pronta a trascinare il pubblico in un vortice dove ogni nota racconta il desiderio di reinventarsi e di scomparire, di essere visti a ogni costo.
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