Pamela Genini e la sua cagnolina Bianca: “Potrebbe non aver lasciato il partner per lei”
Dopo la tragedia ora si scava nella vita della povera Pamela Genini e della cagnolina Bianca: Soncin minacciava di uccidere anche la sua adorata quattro zampe.

Chi vive con un animale domestico instaura spesso con lui un rapporto simbiotico, esattamente come quello che c’era tra l’ennesima vittima di femminicidio, Pamela Genini, e la sua cagnolina Bianca. Divenuta per la donna parte della famiglia, anche l’animale è stato vittima di minacce di morte da parte di colui che ha effettivamente ucciso la sua adorata padrona, Gianluca Soncin. La svolta drammatica della vicenda ha acceso i riflettori su come gli animali domestici diventano ‘strumenti’ per ferire ulteriormente la vittima designata.
Pamela Genini e la sua cagnolina Bianca: Soncin voleva ammazzare anche lei
Sui suoi profili social è raro non vederla in compagnia della sua amata cagnolina Bianca, poiché Pamela la portava sempre con sé durante i numerosi viaggi, spostamenti e nelle serate di vita mondana. Chi conosceva Pamela, che si definiva ‘modella e giovane imprenditrice‘, aveva imparato a conoscere anche Bianca, uno splendido esemplare di Chihuahua bianco.

In lei la povera vittima aveva trovato forse quel pezzo di famiglia che le mancava quando viaggiava in giro per il mondo: Dubai, Venezia, Parigi, Montecarlo e solo il mese scorso alla Mostra del Cinema di Venezia, splendida sullo yacht che l’avrebbe condotta sulla passerella dal tappeto rosso. Anche in quella occasione Bianca era con lei, buona e inseparabile.
Ed era proprio il profondo legame tra le due che ha suscitato nell’ex compagno e killer di Pamela, Gianluca Soncin, l’idea di fare fuori anche il suo cane, rivolgendogli le stesse minacce che rivolgeva alla donna. E’ dunque probabile che la ragazza di origini russe non avesse voluto lasciare il compagno (divenuto poi il suo assassino) per tutelare la vita della sua dolce cagnolina.
Voleva colpire anche Bianca perché sapeva quanto Pamela le fosse affezionata, voleva farla soffrire, voleva annientare l’unico membro della famiglia che la 29enne poteva portare sempre con sé.
Pamela Genini e la sua cagnolina Bianca: parla l’esperta
L’Italia è ancora ‘indietro’ nel fornire un luogo di rifugio e di riparo alle donne vittime di stalking e persecuzioni che hanno un animale domestico al seguito: solo 375 strutture su tutto il territorio italiano atte ad ospitare le vittime e i loro quattro zampe. Ne ha parlato Francesca Sorcinelli, presidente dell’Associazione Link-Italia, dove la parola ‘Link’ sta proprio ad indicare lo stretto rapporto tra le donne e gli animali che diventano un mezzo da ‘usare’ per colpirle.

Il maltrattamento o l’uccisione di animali sono in stretta correlazione con l’uccisione delle donne vittime di femminicidio; chi intende maltrattare un animale per colpire una persona commette un ulteriore abuso. E’ ovvio che anche il reato di maltrattamento di animali rende chi se ne macchia un pericolo per la società. Minacce e azioni contro i quattro zampe sono indicatore di una volontà di controllo da parte dei soggetti abusanti nei confronti della vittima designata.
Si tratta di una vera e propria strategia predatoria messa in atto dal killer per spaventare la vittima e per controllare le sue volontà, soprattutto dal punto di vista psicologico. Nei casi cosiddetti ‘Link’ c’è bisogno di una stretta collaborazione tra professionisti del settore: dal neuropsichiatra al veterinario al servizio socio sanitario ed educativo.
Le iniziative e le strutture anti-violenza
Il primo è stato il Nucleo Anti-Violenza della Polizia di Cento, provincia di Ferrara, e il progetto DO.MIN.A (Donne Minorenni Animali) che risalgono al 2018. Dal 2020 esiste la ‘Casa dei buoni’, finanziata da fondi pubblici regionali per le donne vittime di violenza, anche con animali al seguito. Nel 2024 invece è nata la ‘Volunteeers VS Violence’.
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Quest’ultima iniziativa si propone di gestire proprio le Case Rifugio Link e ha proposto un protocollo di Intesa col Ministero della Giustizia, che tutt’oggi però non ha ancora avuto riscontro da parte delle Autorità.
L'articolo Pamela Genini e la sua cagnolina Bianca: “Potrebbe non aver lasciato il partner per lei” è stato pubblicato nella sua versione originale su Amoreaquattrozampe.it.
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