Perché lo Yin Yoga è la pratica perfetta per ripartire a settembre

Settembre, si sa, è il mese della ripartenza: più che gennaio, il mese che segna la fine dell’estate non è soltanto dedicato al ritorno a scuola, ma anche a un generale “riordino” lavorativo, a nuovi progetti ed agende fitte, con l’energia dell’autunno che bussa alle porte. Ma dopo l’estate, più che un’accelerata, spesso serve un atterraggio morbido, un rituale che accompagni la transizione, nutra il corpo e plachi la mente, e lo Yin Yoga è la disciplina perfetta.

Che cos’è lo Yin Yoga
Nato dall’incontro tra yoga tradizionale e concetti della medicina cinese, lo Yin Yoga si distingue per il ritmo lento e contemplativo.

Foto Getty Images
Le posizioni vengono mantenute a lungo, generalmente dai tre ai cinque minuti, e l’obiettivo non è lo sforzo muscolare, ma il rilascio profondo. In questo modo si agisce sui tessuti connettivi, sulle articolazioni e sulle fasce, favorendo elasticità e circolazione energetica.
I benedici psicofisici
I benefici non si fermano al piano fisico. Rimanere fermi e presenti in una posizione è un invito ad ascoltarsi, ad accogliere sensazioni e a lasciar andare resistenze, prendendo consapevolezza di sé e allontanando ansie, frustrazioni e scadenze. È una meditazione corporea che sviluppa la calma interiore e il “qui e ora”. E in un periodo come settembre, dove spesso si riparte con l’idea di “correre più forte”, lo Yin Yoga ricorda che la vera forza nasce dalla capacità di rallentare.
Questa pratica diventa quindi il complemento ideale a stili più dinamici, come il Vinyasa, la corsa o la palestra, ma può anche essere sufficiente da sola, soprattutto nei momenti di stress. Bastano poche sessioni a settimana per percepire maggiore chiarezza mentale, sonno più profondo e una sensazione di equilibrio generale.
Un piccolo gesto di cura personale che rende settembre non un salto nel vuoto, ma una solida base per sostenere tutti i nuovi inizi.
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