Reggio, Versace: ‘Caso Furfaro, serve chiarezza e giustizia nelle assegnazioni provvisorie dei docenti’

La vicenda che ha coinvolto il professor Giorgio Furfaro, docente vincitore di concorso sulla classe di concorso A023 (italiano per stranieri) merita la dovuta attenzione da parte delle istituzioni scolastiche e politiche. Il docente è residente a Reggio Calabria con la sua famiglia ma è stato costretto a prendere servizio a Crotone. Aveva chiesto l’assegnazione provvisoria nella città metropolitana di Reggio Calabria, ma la sua richiesta, inizialmente esclusa per motivi illegittimi, è stata accolta e successivamente respinta per “assenza di posti disponibili”.
Risulta ancora difficile comprendere perché, a fronte di otto posti vacanti in organico di diritto nella provincia di Reggio Calabria, tali disponibilità non siano state prese in considerazione per le assegnazioni provvisorie, mentre pochi giorni dopo risultano affidate a supplenti.
Il diritto alla mobilità annuale e, soprattutto, il diritto all’unità familiare non possono essere compressi per meri ritardi burocratici o per interpretazioni discrezionali che appaiono in contrasto con lo spirito del contratto collettivo nazionale integrativo (CCNI). Ricordo che l’articolo 7, comma 10, del CCNI 2025/2028 prevede espressamente la possibilità di effettuare assegnazioni provvisorie anche sui posti dell’organico dell’autonomia, ossia sull’organico di diritto. Il docente era l’unico in graduatoria per l’assegnazione provvisoria, quindi chiedo:
“Perché assegnare la totalità degli 8 posti vacanti su A023 a supplenti?”.
Mi unisco pertanto alla richiesta di trasparenza avanzata dal docente e sollecito l’Ufficio Scolastico dell’ambito territoriale di Reggio Calabria e l’Ufficio Scolastico Regionale a fornire risposte chiare e motivate, nell’interesse non solo del singolo docente, ma di tutti coloro che si trovano in situazioni analoghe.
Come candidato al Consiglio regionale della Calabria, ritengo doveroso che la politica regionale accompagni e sostenga le battaglie per la tutela dei diritti dei lavoratori della scuola e delle loro famiglie. Mi impegno a portare questa vicenda all’attenzione delle sedi istituzionali competenti, perché la scuola calabrese ha bisogno di regole certe, trasparenti e rispettate, non di zone d’ombra che alimentano sfiducia e ingiustizie.
Carmelo Versace
Candidato al Consiglio Regionale della Calabria
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