Robot umanoide protoclone prende vita grazie a muscoli dacqua
Clone Robotics ha svelato nuovi progressi nella costruzione di androidi capaci di muoversi come esseri umani, e di copiarli come mai si era visto fino a oggi. Fondata nel 2021, la startup polacca ha scelto una strada diversa da quella delle grandi aziende di robotica: non piccoli passi tecnologici, ma un obiettivo chiaro, realizzare macchine a grandezza naturale che possano lavorare in ambienti quotidiani. L’idea è nata dal cofondatore e CEO Dhanush Radhakrishnan, che ha raccontato in un recente podcast con la content creator Anastasiia Nosova la filosofia alla base del progetto.
Come emerso già tempo fa, la novità è rappresentata dai muscoli artificiali, sviluppati ispirandosi al design McKibben, già noto come “muscolo fluidico”. Si tratta di tubi di gomma racchiusi in una guaina tessile: riempiti d’acqua, si contraggono e generano un movimento molto simile a quello dei muscoli naturali. Questo sistema sostituisce i motori rigidi tipici dei robot tradizionali e consente movimenti più morbidi e realistici. A far funzionare tutto c’è una piccola pompa idraulica, definita “cuore idraulico”, che pompa l’acqua all’interno del sistema chiuso. Se necessario, i robot possono perfino essere “riforniti”, come se bevessero.
Radhakrishnan e il suo team hanno deciso di partire dalla mano, la parte del corpo con il maggior numero di gradi di libertà. In soli 18 mesi hanno creato un braccio completo con tendini e legamenti sintetici. Questo primo successo ha aperto la strada al prototipo umanoide completo, costruito nell’arco di un anno. Ecco l'intervista completa.
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