Serpenti in inverno: sai che non tutti vanno in letargo?
Quando arriva l’inverno, molti serpenti non si vedono più. Non muoiono, ma si ritirano silenziosi, seguendo i ritmi antichi della natura.
Quando arriva il freddo e il paesaggio cambia colore, c’è un silenzio particolare nei boschi. Tra foglie secche e tronchi umidi, spariscono anche loro: i serpenti.

Non è un mistero, ma un modo tutto naturale di affrontare l’inverno. Non li vediamo più perché, semplicemente, si ritirano.
Come funziona il letargo dei serpenti
Come tutti i rettili, i serpenti non hanno un “termostato interno”: vivono seguendo la temperatura dell’ambiente. Se il sole scalda, sono attivi e curiosi; se invece l’aria si fa gelida, il loro corpo rallenta e l’unica soluzione è fermarsi. Entrano così in uno stato di riposo profondo, chiamato brumazione.

Non è proprio un letargo come quello degli orsi, ma una pausa vitale: il cuore batte piano, la respirazione diventa quasi impercettibile, e l’animale rimane immobile in attesa del ritorno del tepore.
Le vipere, le bisce e gli altri serpenti europei conoscono bene questo ritmo. Quando l’autunno avanza, cercano rifugio sotto pietre, radici o vecchie tane scavate da altri animali. Spesso non sono soli: più individui si nascondono nello stesso posto, quasi a proteggersi a vicenda dal gelo. Restano lì, in silenzio, per mesi, mentre sopra di loro la neve copre tutto.
Molto diverso è il destino dei serpenti che vivono dove l’inverno non esiste. Nelle foreste tropicali o nelle zone equatoriali, i pitoni e i boa non hanno alcun motivo per fermarsi. Lì il clima è stabile, le prede non mancano e la vita continua senza interruzioni. Semmai, sono proprio le giornate troppo calde e secche a costringerli a rallentare. Alcune specie infatti fanno l’opposto della brumazione: vanno in estivazione, una specie di “letargo estivo” per sfuggire al calore estremo.
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Durante la pausa invernale, i serpenti consumano pochissime energie. Non mangiano, non cacciano, vivono delle riserve accumulate nei mesi precedenti. Nei luoghi più freddi, la brumazione può durare anche cinque o sei mesi. Poi, quando le giornate si allungano e il sole torna a scaldare il terreno, qualcosa cambia. I serpenti si muovono piano, escono dalle tane, cercano i primi raggi e si distendono al sole per riattivare il corpo.
È in quel momento che la natura riparte. I serpenti ricominciano a cacciare, si accoppiano, tornano a occupare il loro spazio nel ciclo del bosco. Un equilibrio antico, perfetto e immutabile, che ogni anno si rinnova in silenzio, lontano dagli occhi di chi passa distratto.
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