Adidas, l’utile netto cresce del 3% nel terzo trimestre. Ma preoccupa l’impatto dei dazi
Dopo aver comunicato pochi giorni fa ricavi preliminari per il terzo trimestre in sensibile aumento (+12% a valute costanti e dell’8% a valuta corrente), Adidas ha diffuso oggi la nota con i dati relativi alla marginalità, anch’essa in aumento sebbene con un progresso più contenuto. L’utile operativo è salito del 23% a 736 milioni di euro e l’utile netto è passato da 469 milioni di euro a 482 milioni, registrando un incremento di circa 3 punti percentuali.
A livello di fatturato, il turnover del terzo trimestre è stato di 6,63 miliardi di euro, nonostante il rafforzamento dell’euro rispetto a diverse valute, che ha comportato un impatto sfavorevole sui cambi di oltre 300 milioni di euro. Il risultato trimestrale è stato definito da Bjørn Gulden, CEO di Adidas da “record”: “è la più alta che abbiamo mai raggiunto come azienda in un trimestre”, aggiungendo poi: “Il contesto è instabile, con l’aumento delle tariffe negli Stati Uniti e molta incertezza sia tra i rivenditori che tra i consumatori in tutto il mondo, ma i nostri team lavorano sodo e il nostro marchio e i nostri prodotti riscuotono un buon successo tra i consumatori. Considerato lo sviluppo positivo del terzo trimestre, abbiamo ridotto le nostre previsioni sui ricavi netti e aumentato le nostre previsioni ebit per l’intero anno da un intervallo compreso tra 1,7 e 1,8 miliardi di euro a circa 2 miliardi di euro”.
In termini di performance regionale durante il terzo trimestre, le vendite nette a cambi costanti del marchio adidas sono cresciute del 12% in Europa, trainate da una crescita a due cifre sia nel commercio all’ingrosso che nel business direct-to-consumer del marchio. Cresce anche la Grande Cina (+10% a tassi costanti), ma lo slancio principale arriva dai cosiddetti Mercati Emergenti (+13% a valute costanti), dall’America Latina (+21% a tassi costanti) e dall’area del Giappone/Corea del Sud (+11% a tassi costanti) . I ricavi del marchio adidas in Nord America sono aumentati dell’8% a valute costanti e del +1% a quelle correnti, “riflettendo una crescita a due cifre sia nelle calzature che nell’abbigliamento, mentre le vendite di accessori sono diminuite durante il trimestre”, spiega la nota.
Nei nove mesi i ricavi a cambi costanti di Adidas sono aumentati del 14% nei primi nove mesi del 2025, ovvero oltre 2,2 miliardi di euro in termini assoluti. Nei nove mesi l’utile netto è passato da 851 milioni dello scorso anno agli attuali 1,29 miliardi di euro, con un balzo in avanti del 56,7 per cento.
Il gruppo ha confermato la guidance per l’intero anno, che era stata ritoccata al rialzo la scorsa settimana, con utile operativo di 2 miliardi e un aumento delle vendite del 9 per cento. Nel conference call, dazi sulle importazioni statunitensi avranno un impatto diretto di 120 milioni di euro (140 milioni di dollari) sul suo utile operativo nel 2025, con l’impatto maggiore nel quarto trimestre, il CEO ha però aggiunto che il gruppoprevede che i dazi all’importazione imposti dagli Stati Uniti avranno un impatto diretto di 120 milioni di euro sul suo utile operativo nel 2025, con la perdita maggiore attesa nel quarto trimestre.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




