McArthurGlen cresce nel semestre (+5%) e presenta la ricerca Doxa sui ‘Re-Styler’
Prosegue con slancio l’anno di McArthurGlen, che, dopo i risultati positivi del primo semestre (con un incremento delle vendite del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un aumento del 9% dei flussi nei saldi estivi), e con un business annuo di circa 6 miliardi di euro, si avvia a chiudere l’anno con una nuova crescita rispetto all’esercizio precedente.
Un momento ideale per presentare i risultati dell’ultima ricerca condotta dal gruppo in collaborazione con Doxa, intitolata “Re-Styler – non chiamateli boomer”. Lo studio offre uno spaccato sulle abitudini, i valori e i comportamenti di consumo della fascia 50-65 anni, oggi protagonista di un modo maturo, consapevole e moderno di vivere la moda.
L’indagine, che rappresenta la seconda edizione dell’Osservatorio Moda e Generazioni, fa parte di un ciclo di studi periodici che McArthurGlen realizza “con l’obiettivo di offrire uno sguardo attento e lucido sulle dinamiche sociali e di consumo dei propri pubblici di riferimento”, come spiega l’azienda. Recentemente, l’attenzione era stata rivolta ai più giovani, in particolare alla discussa generazione Z.
La ricerca sui Re-Styler, invece, è stata condotta su un campione di oltre 500 persone, rappresentativo della popolazione tra i 50 e i 65 anni, esplorando il loro rapporto con moda, lusso e cultura pop, e delineando il profilo di una generazione “che non ha mai smesso di reinventarsi e che vive la moda secondo le proprie regole”.

I Re-Styler rappresentano quasi la metà (46%) dei visitatori dei quattro centri McArthurGlen in Italia (Serravalle, Castel Romano, Noventa di Piave e La Reggia) e sono la fascia d’età con la spesa media più elevata. La loro presenza ha un impatto significativo sul valore annuo complessivo, contribuendo per circa il 40% (l’8% in più rispetto alle altre fasce d’età). Inoltre, svolgono un ruolo fondamentale nel definire le strategie di offerta e di esperienza dei centri. Questo perché i Re-Styler vedono i Designer Outlet come luoghi di socialità, cultura e benessere, trasformandoli in veri e propri hub di riferimento.
Questo genere di consumatore si distingue quindi dalle generazioni più giovani per i loro comportamenti d’acquisto: amano scegliere con cura i loro capi, attribuendo un’importanza fondamentale alla qualità (44%), e spesso preferiscono i negozi fisici (49 per cento). In particolare, nei Designer Outlet, i Re-Styler “trovano un’esperienza completa, che unisce convenienza, una vasta scelta di brand e la possibilità di trascorrere una giornata diversa, dove shopping, cultura e benessere si intrecciano”.
La ricerca ha poi individuato quattro principali approcci alla moda dopo i 50 anni. I NeoClassici (33%) vedono la moda come un piacere culturale, scegliendo capi che raccontano una storia e riflettono eleganza e qualità. I Social-Pop (35%) interpretano la moda come un linguaggio dinamico, mescolando ironia e tendenze rétro per reinventare il presente. I Minimalisti (15%) puntano all’essenzialità, acquistando solo ciò che è necessario, con un focus su comfort e durata. Infine, gli Etici (17%) adottano un approccio consapevole e sostenibile, rifiutando il passato come mero strumento di marketing.

“Queste indagini costituiscono uno strumento strategico per il gruppo nella definizione e nell’aggiornamento delle priorità di business”, ha commentato Donatella Doppio, managing director McArthurGlen Italia. “Comprendere in profondità i visitatori – di cui i Re-Styler sono una parte fondamentale – non solo nei gusti legati alla moda, ma anche nelle motivazioni che guidano le loro scelte, è essenziale per affrontare un mercato sempre più competitivo e una clientela sempre più consapevole ed esigente”.
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