Altri 7 cinghiali positivi Psa in Spagna, vicino a Barcellona
Roma, 2 dic. (askanews) – Aumentano i casi di cinghiali trovati morti e positivi alla Psa in Spagna. La conferma arriva dal Laboratorio Veterinario Centrale di Algete (Madrid): sono sette i cinghiali trovati morti vicino a Barcellona, a Cerdanyola del Vallès, e molto vicino al luogo in cui si sono verificati gli altri due casi la scorsa settimana. Con questi nuovi risultati positivi, la presenza della malattia è stata confermata in un totale di nove animali selvatici, tutti nella stessa area.
I servizi veterinari ufficiali della Catalogna, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, hanno istituito una zona di controllo e sorveglianza con un raggio di 20 chilometri attorno ai casi rilevati. Qui è statao vietata la caccia per impedire lo spostamento di cinghiali e la potenziale diffusione del virus al di fuori della zona. Inoltre, le attività di ricerca e cattura sono state rafforzate con personale specificamente formato e con familiarità con la zona per ridurre la densità delle popolazioni di cinghiali.
I servizi veterinari ufficiali e il Corpo degli Agenti Rurali della Generalitat de Catalunya (Cos d’Agents Rurals) stanno collaborando con l’Unità Militare di Emergenza (UME), i Mossos d’Esquadra (Polizia Catalana), la Guardia Civil (SEPRONA) e la Polizia Locale per monitorare l’accesso di personale non autorizzato all’area infetta, che include il Parco di Collserola. L’obiettivo è rafforzare la disinfezione di tutti i veicoli che entrano nel perimetro dell’area.
Sono stati mobilitati complessivamente 120 membri del Corpo degli Agenti Rurali, insieme a 26 squadre operative. Sono stati inoltre schierati 117 membri dell’Unità Militare di Emergenza, dotati di stazioni di decontaminazione, attrezzature per la gestione della cattura di biosicurezza per il trasporto verso laboratori e centri di incenerimento, e una squadra di droni in grado di ispezionare ampie aree e utilizzare la visione notturna a infrarossi.
Per quanto riguarda le misure intraprese negli allevamenti di suini, sono state effettuate visite ad allevamenti situati entro un raggio di 20 chilometri dall’area infetta e in nessuno di essi sono stati rilevati sintomi o lesioni compatibili. I campioni prelevati negli allevamenti sono risultati tutti negativi. Inoltre, su richiesta del Ministero, la Squadra Veterinaria di Emergenza della Commissione Europea, composta da epidemiologi esperti, si è unita oggi agli sforzi per valutare le misure implementate sul campo e formulare raccomandazioni per rafforzare le azioni volte a raggiungere il controllo della malattia il prima possibile.
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