Antenne flessibili stampate in 3D: segnali stabili per droni e aerei
Alla Washington State University (WSU) è stata realizzata un’antenna flessibile stampata in 3D capace di mantenere stabile la connessione anche quando è sottoposta a piegamenti o vibrazioni. Risulta molto interessante perché potrebbe dare una svolta a come droni, aerei, automobili e persino dispositivi indossabili, comunicano tra loro, superando uno dei limiti più noti delle antenne flessibili: la perdita di segnale dovuta al movimento.
Il progetto, presentato il 20 ottobre e pubblicato su Nature Communications, rappresenta un prototipo di nuova generazione che combina materiali innovativi con un design estremamente leggero e adattabile. Le antenne, infatti, sono state create utilizzando una speciale “inchiostro” a base di nanoparticelle di rame, sviluppato con la collaborazione dell’Università del Maryland e di Boeing. Questo materiale consente di mantenere un’elevata conducibilità elettrica anche quando la superficie dell’antenna si deforma, un aspetto cruciale per le applicazioni aerospaziali e automobilistiche.
Il gruppo di ricerca, guidato da Sreeni Poolakkal e Subhanshu Gupta, ha progettato un sistema composto da una matrice di quattro piccole antenne stampate in 3D e da un chip di controllo che corregge in tempo reale gli errori di trasmissione.
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