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Cinquantamila infermieri potrebbero lasciare il Regno Unito a causa dei nuovi piani immigrazione
Fino a 50 mila infermieri stranieri potrebbero lasciare il Regno Unito a causa delle nuove proposte del governo in materia di immigrazione. È quanto emerge da un sondaggio del Royal College of Nursing riportato dal quotidiano “The Guardian”.
Le nuove misure prevedono l’estensione da cinque a dieci anni del periodo necessario per richiedere la residenza permanente, l’innalzamento dei requisiti linguistici e l’obbligo di possedere una laurea per l’ottenimento del visto di lavoro. Tali provvedimenti rientrano nella strategia dell’esecutivo per ridurre la migrazione netta. I vertici del settore sanitario definiscono il piano “immorale”, accusando il governo di trattare lavoratori altamente qualificati come “pedine politiche”.
Avvertono inoltre che un esodo di queste proporzioni “metterebbe a rischio la sicurezza dei pazienti” e renderebbe impossibile smaltire le liste d’attesa. Attualmente nel Servizio sanitario nazionale britannico lavorano oltre 200 mila infermieri internazionali, pari a circa il 25 per cento della forza lavoro. Secondo il sondaggio, molti di loro stanno valutando di lasciare definitivamente il Paese.
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