Crescono gli accertamenti ed i controlli del fisco, ora anche con la tessera sanitaria

Novembre 21, 2025 - 09:00
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Crescono gli accertamenti ed i controlli del fisco, ora anche con la tessera sanitaria

lentepubblica.it

Resi noti dal Ministero delle finanze, numeri importanti sul fronte della lotta all’evasione. Il Fisco ha, infatti, fatto segnare un +19% rispetto all’anno precedente sotto la voce “accertamento e controllo” nei 9 mesi del 2025.


Gli incassi sono cresciuti di 1,1 miliardi di euro secondo i dati, grazie soprattutto ai mega-accertamenti e all’intensificarsi del contrasto alle frodi. Le attività di contrasto all’evasione hanno portato in cassa 951 milioni aggiuntivi dalle imposte dirette e 187 milioni da quelle indirette, confermando l’efficacia dei nuovi controlli fiscali e delle misure antifrode.

Cresce gettito indiretto, sostenuto da iva

Leggendo anche gli altri dati, nel complesso, si osserva come la componente indiretta del Fisco sia cresciuta di 7,6 miliardi di euro, con il gettito principale dei 3,5 miliardi riscossi dall’Iva, sostenuto dai settori dei servizi privati, dell’industria e del commercio in primis. Per effetto della Legge di Bilancio 2025, che ha ridotto le aliquote Irpef da quattro a tre e aumentato bonus e detrazioni per i redditi bassi, le entrate tributarie dirette sono aumentate di appena 807 milioni nei 9 mesi, tra gennaio e settembre. Una crescita più contenuta. A sostenere gran parte del gettito ci sono le ritenute sui redditi da lavoro autonomo, in crescita di 547 milioni, e le imposte sostitutive su capitali e plusvalenze (+1,7 miliardi di euro). Anche l’aumento dell’imposta sostitutiva sui fondi pensione ha portato 1,2 miliardi aggiuntivi alle casse dello Stato.

Il nuovo fronte dei controlli, dai dati della  tessera sanitaria

Potremmo comunque attenderci una ulteriore crescita della quota riscossa. Una parte di questi controlli, è notizia di questi giorni, andrà infatti ad interessare accertamenti fiscali sulle spese mediche inserite in dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate avrà la possibilità di consultare il dettaglio delle spese sanitarie e veterinarie dei contribuenti nell’ambito di controlli sulle dichiarazioni dei redditi. E potrà farlo grazie al match dei dati presenti sulla tessera sanitaria, che diverrà un nuovo strumento di verifica per l’Agenzia delle Entrate. Questa nuova modalità è stata inserita nel decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29 ottobre 2025, che introduce un nuovo comma 4-bis all’articolo 4 del decreto del 19 ottobre 2020.

Il Provvedimento 281068/2025

Grazie a questo ampliamento della normativa, che recepisce quanto già anticipato dal provvedimento 281068/2025 dell’Agenzia delle Entrate, i funzionari delle Entrate potranno ora consultare il dettaglio delle spese registrate sul Sistema Ts (Tessera Sanitaria) senza la necessità che il contribuente produca la documentazione cartacea. Vista la delicatezza di questa tipologia di dati, Il nuovo meccanismo non comporta un monitoraggio generalizzato dei dati sanitari dei cittadini. L’accesso ai fini di effettuare le verifiche sarà consentito solo per il Modello 730 o il modello Redditi selezionato in via centralizzata ai sensi dell’articolo 36-ter del Dpr 600/73. Per ciascun contribuente sotto verifica, gli addetti dell’ufficio territorialmente competente potranno consultare online il dettaglio dei documenti di spesa relativi al dichiarante e ai familiari fiscalmente a carico.

L’Agenzia delle Entrate potrà sottoporre a controllo:

  • il codice fiscale del contribuente o del familiare;
  • il codice fiscale o la partita Iva del soggetto che ha erogato la prestazione;
  • la data e la tipologia del documento (farmaci, ticket, dispositivi medici, prestazioni sanitarie, spese veterinarie, ecc.);
  • l’importo della spesa o del rimborso;
  • la data del pagamento;
  • la presenza di pagamento tracciabile.

Pochi i casi di esclusione

Come espressamente previsto dalle regole del Sistema Ts, rimarranno esclusi dalla consultazione i dati per i quali il contribuente ha esercitato opposizione all’utilizzo ai fini fiscali. I contribuenti, infatti, dovranno continuare a conservare le fatture e gli scontrini relativi alle spese non trasmesse per specifica natura o per errore, come nel caso di acquisti effettuati online o presso supermercati. In questi Casi questi che non prevedranno accesso diretto del Fisco e necessiteranno di richieste diretta al contribuente in caso di controllo.

Cambia l’approccio

Un bel cambiamento visto che fino a oggi, infatti, Caf e professionisti potevano apporre il visto di conformità basandosi sui dati caricati dal Sistema Ts, che però non erano sufficienti e necessitavano di scontrini o le fatture originali in caso di controllo per il contribuente. Questo approccio era stato già anticipato dall’Agenzia delle Entrate nella risposta pubblicata alle Faq del 17 luglio 2025, secondo la quale la prova del sostenimento delle spese poteva essere fornita attraverso il prospetto scaricato dal Sistema Ts, autocertificato conforme. L’Agenzia delle Entrate potrà dunque verificare direttamente online ogni documento di spesa, confermando oppure no la detrazione, senza più necessitò di richiederne copia cartacea. Si riduce in questa modalità anche l’onere di archiviazione e verifica documentale, al netto delle eccezioni viste, per i Caf e i professionisti fiscali, oltre che per i cittadini, abituati a conservare per anni scontrini e fatture nei cassetti.

 

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