Eurobirdwatch 2025: rare specie migratrici e numeri record di uccelli in Italia

Ottobre 13, 2025 - 00:30
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Eurobirdwatch 2025: rare specie migratrici e numeri record di uccelli in Italia

Un’aquila anatraia minore, specie rara visibile in Italia durante la migrazione, avvistata nel cuneese; un falaropo beccosottile, di cui si notano solo alcuni esemplari in migrazione autunnale, visto nella Riserva Santa Luce, gestita dalla Lipu in provincia di Pisa; e poi qualche numero interessante dal punto di vista ornitologico, come le 309 spatole osservate in varie parti del Paese e i 12 nibbi reali, ammirati al Parco Le Folaghe, in provincia di Pavia.

E’ quanto emerge dai dati dell’Eurobirdwatch, che si svolto in Italia a cura della Lipu sabato 4 e domenica 5 ottobre, nel quadro del più importante evento europeo dedicato al birdwatching, con 27 Paesi europei e dell’Asia centrale partecipanti, che hanno coinvolto 27mila persone (1.200 in Italia), assicurando il conteggio di quasi 3 milioni di uccelli selvatici (di cui 31mila nel nostro Paese) e l’organizzazione di oltre 800 eventi. 
La Lipu ha deciso di legare l’evento a un appello in difesa delle normative ambientali europee, messe in discussione dalla stessa Commissione europea, e al contrasto del disegno di legge italiana di riforma della caccia, in discussione al Senato, che prevede, tra gli altri aspetti preoccupanti, il via libera alla cattura dei richiami vivi, la caccia in fase di migrazione pre-riproduttiva e la caccia nelle aree demaniali.

Degli oltre 800 eventi svolti in Europa la Lipu ha contribuito con 40 appuntamenti: oltre alla rarità e ai numeri particolari citati sopra, da segnalare l’avvistamento di 3.332 fenicotteri, una specie che, per la prima volta, risulta la più avvistata, a conferma del notevole trend di crescita. Da notare anche la presenza piuttosto insolita per inizio ottobre di ben 11 specie di migratori transhariani, come stiaccino, topino, balia nera, cannaiola verdognola, cuculo, forapaglie comune, lui grosso, lui verde, pigliamosche, sterpazzola e sterpazzolina. Le specie più viste da un punto di vista numerico, dopo il fenicottero, sono state il germano reale (2477 esemplari) e la folaga (2268). Nel complesso le specie conteggiate dai partecipanti sono state 195.

Molto partecipate anche le quattro gare di birdwatching organizzate dalla Lipu: il premio della prima gara è stato assegnato alla Riserva naturale di Torrile e Trecasali (PR), che ha avvistato il maggior numero di ballerina bianca (10 esemplari), una specie diffusa nel Paese ma in declino; il premio per la seconda gara è invece andato alla Riserva naturale Palude Brabbia, che ha osservato 21 esemplari di canapiglia, una specie sempre più rara. Il terzo premio è stato assegnato alla Riserva natura Torrile Trecasali con il maggior numero di specie osservate (91), mentre per la quarta gara il vincitore per maggior numero di partecipanti è l’Oasi Lipu Chm di Ostia con 210 presenze, oasi dove è stato anche liberato, durante l’Eurobirdwatch, uno sparviere curato dal Centro recupero della Lipu di Roma.

A livello europeo l’Eurobirdwatch ha evidenziato alcune rarità come, tra le altre, la pavoncella gregaria (in Ungheria), il codazzurro (Finlandia), l’oca lombardella minore (Grecia) e il lui del Pallas (in Estonia e Finlandia). Il maggior numero di eventi l’ha organizzato MME/BirdLife Ungheria (183), che ha anche accolto il maggior numero di partecipanti (10.891); BirdLife Finlandia è invece l’associazione che osservato più uccelli (1,23 milioni) mentre, infine, le specie più viste tra Europa e Asia centrale sono state l’oca facciabianca, lo storno comune e il fringuello.

“L’edizione di quest’anno – dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu – ha fatto registrare una decisa crescita di interesse e partecipazione, a conferma dei dati postivi provenienti anche da altri Paesi europei ed extraeuropei. Il birdwatching ha grandi potenzialità sul benessere individuale e, in un’ottica di Citizen Science, può creare partecipazione e condivisione dei dati relativi alla presenza di uccelli.

“Durante l’evento – prosegue Polinori – abbiamo sensibilizzato e informato i partecipanti su quanto sta accadendo a livello europeo, con le normative e i progetti in difesa della natura messe in discussione, e la minaccia del disegno di legge che, nel nostro Paese, vuole liberalizzare l’attività venatoria in Italia, con conseguenze molto gravi sulla biodiversità e la sicurezza delle persone.

“Il birdwatching è scienza e divertimento ma è anche un modo per aiutare la natura a respingere le minacce che su di essa incombono: invadiamo la natura coi binocoli e scacciamo i fucili”.

A cura di Lipu

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia