Milano, al via il Giubileo diocesano dedicato alle persone con disabilità

Sabato prossimo, il Duomo di Milano, ospiterà il Giubileo diocesano dedicato alle persone con disabilità, promosso dalla Consulta diocesana “Comunità cristiana e disabilità”. L’evento, intitolato “Tutti noi speriamo”, inizierà alle 10.15 con testimonianze dirette per poi culminare, alle 11, con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini. Attesi circa 1.500 fedeli per un momento comunitario che punta a superare l’immagine della disabilità legata al solo bisogno, riconoscendo il valore unico che ogni persona può offrire e ponendo l’accento sull’accessibilità totale attraverso strumenti come l'”easy to read” e la LIS.
Le celebrazioni
Sabato 27 settembre in duomo a Milano, dalle 10.15, si terrà il Giubileo diocesano insieme alle persone con disabilità, promosso dalla Consulta diocesana “Comunità cristiana e disabilità”. In cattedrale sono attesi circa 1.500 fedeli tra persone con disabilità, famiglie, associazioni del Terzo settore, parrocchie e oratori per un momento comunitario di preghiera e testimonianza aperto a tutti. La celebrazione, dal titolo “Tutti noi speriamo”, inizierà con una serie di testimonianze portate da un ragazzo con disabilità acquisita, i genitori di una giovane con disabilità, un operatore del settore e un sacerdote che ha aperto la propria comunità all’inclusione. A seguire, alle 11, la messa presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini.
Le dichiarazioni
“Il Giubileo diocesano insieme alle persone con disabilità – spiega don Mauro Santoro, responsabile della Consulta diocesana ‘Comunità cristiana e disabilità’ – vuole essere un momento aperto a tutti, non un evento segregante, ma un’occasione per incontrarsi e condividere esperienze. Un primo passo, per tutti, sarebbe quello di avere una visione più completa di chi ha una disabilità, superando l’immagine limitata al solo bisogno o alla necessità di sostegno, e riconoscendo invece la capacità di ciascuno di offrire qualcosa di nuovo e originale”.
Il valore dell’inclusione
L’evento giubilare metterà al centro l’accessibilità e l’inclusione, a vari livelli. Ad esempio, un QR code presente sul libretto liturgico, la cui impostazione grafica è stata messa a punto da un giovane con la sindrome di Asperger, permetterà l’accesso ai testi della celebrazione in formato “easy to read” e in comunicazione aumentativa alternativa. L’intera celebrazione sarà inoltre sottotitolata e tradotta in Lingua italiana dei segni per chi la seguirà da remoto.
Fonte: Agensir
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