Nel terzo film di "Downton Abbey" vediamo per l'ultima volta la famiglia Crawley riunita sullo schermo e, come sempre, è vestita in modo impeccabile

Settembre 25, 2025 - 03:00
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Nel terzo film di "Downton Abbey" vediamo per l'ultima volta la famiglia Crawley riunita sullo schermo e, come sempre, è vestita in modo impeccabile

Dopo aver conquistato legioni di fan in tutto il mondo, Downton Abbey ha scritto la parola “fine” alla storia della famiglia Crawley. Il 12 settembre, infatti, è uscito al cinema il terzo film della saga: Downton Abbey – Il gran finale, diretto da Simon Curtis. Si tratta del capitolo conclusivo del ciclo narrativo partito quindici anni fa con la serie tv. Stavolta, la famiglia aristocratica si trova ad affrontare difficoltà finanziarie e scandali di natura personale. Il tutto mentre il mondo si affaccia ai cambiamenti degli anni Trenta: un nuovo decennio che porta con sé una nuova estetica e, ovviamente, nuovi favolosi costumi.

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Nuovo decennio, nuovi abiti

Ancora una volta, i costumi sono stati creati da Anna Mary Scott Robbins, che ha iniziato a lavorare nello show per la quinta stagione di Downton Abbey, ambientata intorno al 1925. I costumi di lady Mary e lady Edith all’epoca avevano perciò un’estetica completamente differente da quella dei film: silhouette dritte e androgine, punto vita abbassato e orli decisamente corti, che salgono fino a sfiorare il ginocchio.

Il nuovo film, invece, ci porta negli anni Trenta, dove la moda è radicalmente diversa: gli orli sono di nuovo lunghi, le silhouette più fascianti, il punto vita è di nuovo centrato. Nonostante questo, la costumista ha voluto portare alcuni pezzi della serie originale per dare un senso di continuità agli show e di verosimiglianza: nonostante le mode cambino, il guardaroba di una famiglia (oggi come allora) non viene completamente cancellato da un anno all’altro.

Nel film vediamo però anche capi “moderni”, come il pigiama di lady Mary, una novità assoluta. Durante la preparazione, il team di Scott Robbins ha dato la caccia a capi vintage originali, per rendere il tutto il più possibile realistico. Inoltre,  ha lavorato a stretto contatto con lo scenografo per far sì che i costumi si armonizzassero con l’ambiente e l’arredamento.

Una scena di "Downton Abbey - Il gran finale" di Simon Curtis (foto Universal Pictures). Per noi il nuovo e ultimo film della saga nata in tv è il titolo da vedere sul grande schermo questo fine settimana

Una scena di Downton Abbey – Il gran finale di Simon Curtis (foto Universal Pictures).

Le ispirazioni per i costumi del film di Downton Abbey

Su Instagram, Anna Robbins ha condiviso molti dettagli del processo di lavorazione dei costumi, mostrando bozzetti, tessuti e foto dei fitting. Per mantenere la fedeltà storica, spesso il processo creativo partiva proprio da cartamodelli originali dell’epoca, usati come base per i nuovi costumi.

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Una scena di Downton Abbey 3, di Focus Features. (Credit: Rory Mulvey / © 2025 FOCUS FEATURES LLC)

Nella moodboard della costumista c’era anche un vestito di Chanel esposto in mostra al Victoria&Albert Museum. L’abito era caratterizzato da inserti a zig zag di pizzo, ma non era facile trovare tessuti moderni adatti e i colori giusti per l’incarnato di Michelle Dockery (l’attrice che interpreta Lady Mary). «È stata una sfida creativa incredibile trovare i tessuti e capire la struttura – ha scritto su Instagram – volevo un abito che fosse delicato e in un certo senso fragile per la scena in cui lo avrebbe indossato, e questo vestito in pizzo e tulle era perfetto: aveva un motivo a zigzag, ma era realizzato con un bellissimo pizzo vintage più bello e sembrava quasi invisibile sulla carnagione di Michelle».

I gioielli del nuovo film di Downton Abbey

In totale, il suo team ha creato oltre 300 capi e ha acquistato più di 500 gioielli. In un’intervista al New York Times, Anna Robbins ha raccontato la volontà della produzione di concludere il longevo show con i fuochi d’artificio. Il che, in un film sull’aristocrazia, può significare una cosa sola: diamanti. Tantissimi diamanti: spille, tiare, collane.

Si sono rivolti alla boutique Bentley & Skinner, che ha prestato i propri pezzi d’epoca sin dalla prima stagione: per il film sono stati scelti 13 gioielli originali per un valore complessivo di 1,4 milioni di dollari. Nell’intervista, Anna Robbins sostiene che è il più alto numero di pezzi autentici mai raggiunto da Downton Abbey, né nelle varie stagioni, né nei film precedenti.

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Michelle Dockery nei panni di Lady Mary in Downton Abbey 3 (Credit: Rory Mulvey / © 2025 FOCUS FEATURES LLC)

Uno dei pezzi più pregiati è stato usato anche sui poster promozionali, in cui si vede Lady Mary con il suo “revenge dress” color rosso rubino, un abito fasciante con la schiena scoperta. Non faremo spoiler, ma è un abito particolarmente significativo sia per il personaggio che per la costumista, che l’ha immaginato a lungo. Per renderlo ancora più particolare e affascinante, Anna Robbins ha applicato una spilla Art Déco squadrata sulla scollatura posteriore dell’abito. Che, sui social, è già stato paragonato al vestito verde di Keira Knightley in Espiazione: ma questa è un’altra storia, e un altro film…

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Redazione Redazione Eventi e News