Recensione BenQ TK705i: Installazione automatica, Google TV e 3000 ANSI lumen di goduria
La confezione del TK705i è essenziale ma completa, pensata per permetterci di iniziare a usarlo senza accessori aggiuntivi. Oltre al proiettore troviamo il telecomando (con due batterie AAA incluse), l'alimentazione (da 250 Watt) e la manualistica essenziale.
BenQ propone anche una borsa per il trasporto e un supporto opzionali: il primo ha un interesse relativo, mentre lo stand, che abbiamo provato, è davvero utile per semplificare l'installazione del proiettore. Quest'ultimo ha infatti dei piedini regolabili in altezza, ma entro certi limiti.
Lo stand permette invece un posizionamento, con 20° di escursione, e la possibilità anche di inclinarlo lateralmente, per sopperire magari a una mensola non proprio in bolla. In ogni caso poi intervengono tutti gli automatismi del caso a semplificare ulteriormente l'installazione.
Unico difetto dello stand: dato il peso del proiettore, è sensibile alle vibrazioni. Se lo mettete su una mensola in alto che nessuno può toccare, bene; se il proiettore è su un tavolo dove state mangiando, non meravigliatevi se vedrete l'immagine traballare un po'.
Il proiettore ha un design compatto ma più elegante di altre soluzioni BenQ, con il tessuto grigio frontale che potete vedere in foto. Sul fianco destro ci sono tutti i pulsanti che possono servire per controllarlo e fare anche a meno del telecomando. Sul retro troviamo invece 2 porte HDMI 2.1 (una eARC), una USB-C (DisplayPort e Power Delivery fino a 30 Watt), una USB-A (solo di servizio), un trigger a 12V (utile ad esempio per chi abbia uno schermo motorizzato) e il jack audio.
Il TK705i nasce come proiettore 4K orientato all'intrattenimento domestico, e la scheda tecnica rispecchia questa impostazione. La sorgente luminosa LED da 3000 lumen punta a garantire un'immagine stabile e uniforme, senza l'effetto speckle che caratterizza altre tecnologie.
BenQ dichiara una copertura colore pari al 98% Rec.709, un valore coerente con l'uso in ambienti domestici e con contenuti SDR e HDR pensati per lo streaming.
Il supporto all'HDR si ferma con l'HDR10+, ovvero metadati dinamici "di Samsung", ma non include il Dolby Vision. Il proiettore integra le funzioni LCE e GCE per la gestione della luminosità e del contrasto, e il sistema di compensazione del movimento MEMC, utile per contenuti sportivi e per chi preferisce un'immagine più fluida.
Ecco la scheda tecnica in formato integrale:
- Sorgente luminosa: LED 4K HDR da 3000 lumen
- Copertura colore: Rec.709 al 98%
- Tecnologie immagine: CinematicColor, HDR10+, HDR Pro (LCE+GCE), MEMC
- Zoom: 1.3x motorizzato
- Audio: 2x speaker 8 Watt
- Regolazioni geometriche: messa a fuoco automatica, correzione Keystone 2D automatica, adattamento automatico allo schermo, rilevamento ostacoli, spostamento digitale
- Connettività: HDMI 2.1 con ALLM, HDMI eARC, USB-C con ricarica fino a 30 W, USB-A, trigger a 12 V, jack audio, modalità altoparlante Bluetooth, supporto app SmartRemote
- Modalità gaming: HDR-HDR RPG, HDR FPS, input lag basso
- OS: Android TV 14 con patch di novembre 2025, interfaccia Google TV
Dal punto di vista tecnico, il proiettore è pensato per coprire scenari domestici in cui ci si alterna tra film, sport e giochi. L'inclusione dell'HDMI 2.1 con modalità automatica a bassa latenza, insieme al LED ad alta luminosità, mostra una chiara attenzione alla versatilità. La presenza di Google TV con certificazione Netflix semplifica l'uso quotidiano e riduce la necessità di dispositivi esterni.
Spicca tra le altre caratteristiche lo zoom motorizzato, raro in un modello del genere, che permette di adattare l'immagine senza perdita di qualità. Per quanto non si tratti certo di uno "zoom spinto", a meno che non abbiate un salotto particolarmente grande, si rivela adatto allo scopo.
L'unico particolare un po' deludente è la potenza degli speaker integrati, che solitamente sono da almeno 12 Watt in modelli di questa fascia. L'audio in effetti è assolutamente nella norma, senza alcuno spunto particolare. È vero che difficilmente i proiettori così compatti si distinguono sul fronte sonoro, ma BenQ stessa ha fatto meglio di così, anche su modelli più economici, come il GP520.
Installarlo è fin troppo facile
BenQ ha costruito il TK705i attorno a un sistema di regolazione intelligente che riduce al minimo la preparazione dell'ambiente. L'insieme di messa a fuoco automatica, correzione del trapezio, adattamento automatico allo schermo e rilevamento degli ostacoli crea un flusso di installazione immediato, concepito per chi non vuole perdere tempo con allineamenti manuali.
La regolazione automatica (che è sempre possibile modificare a mano, anche nel livello di zoom) è una delle più veloci che abbia mai provato e grazie ai piedini filettati, o meglio ancora al supporto ST30 cui abbiamo già accennato, in pochi secondi avrete una proiezione corretta anche quando il proiettore non è perfettamente perpendicolare alla superficie.
E ovviamente c'è la protezione automatica degli occhi a completare il pacchetto, riducendo la luminosità se i sensori rilevano una presenza troppo vicina alla lente.
L'unico modo in cui potrebbe essere più semplice di così è se lo stand, o meglio la possibilità di inclinare e ruotare facilmente il proiettore, fosse inclusa nel suo design, come fanno certi modelli della concorrenza (vedi la serie XGIMI Horizon S). In un mondo in cui tutti si copiano tra loro è quantomeno strano che BenQ non abbia ancora fatto niente di simile.
La resa visiva: luminosità, HDR e gestione del colore
Il cuore del TK705i è la sorgente LED da 3.000 ANSI lumen, un valore che lo colloca nella fascia alta del mercato, quella in cui stanno i proiettore che puntano a diventare sostituti della TV. Nei contenuti pensati per il salotto, questa combinazione aiuta a mantenere una resa costante anche quando l'illuminazione ambientale non è completamente controllata, sfruttando la natura più uniforme del LED rispetto alle lampade tradizionali.
La copertura colore del 98% Rec.709 si riflette nella coerenza cromatica dei contenuti, anche in SDR, e nell'uso delle piattaforme di streaming. Le tecnologie CinematicColor e Auto Cinema Mode intervengono sulla calibrazione, con l'obiettivo di restituire un'immagine equilibrata senza richiedere interventi manuali. E questa è un'altra enorme comodità a "prova di noob" del proiettore di BenQ. Non è necessario conoscere come funzionano tutte le sue impostazioni (che sono sempre personalizzabili): basta lasciare fare tutto a lui e il risultato sarà molto buono, anche su una parete non perfettamente bianca.
Nel TK705i troviamo due elementi distinti che lavorano sul segnale HDR:
- HDR10+: è il formato HDR che usa metadati dinamici. Significa che l'immagine può essere regolata scena per scena, invece di usare un'unica impostazione per tutto il contenuto. Serve a mantenere più dettagli nelle parti molto chiare o molto scure.
- HDR Pro: è il nome che BenQ usa per descrivere il proprio sistema di gestione HDR. Non è un formato, ma un insieme di algoritmi proprietari che ottimizzano il contrasto e la luminanza. Nel caso del TK705i, include due funzioni specifiche:
- LCE (Local Contrast Enhancer), che ottimizza il contrasto nelle aree luminose e scure, migliorando la separazione dei livelli,
- GCE (Global Contrast Enhancer), che regola il contrasto dell'intera immagine, cercando di mantenere leggibili sia le parti più illuminate sia quelle più scure.
L'abbinamento tra HDR10+, HDR Pro, LCE e GCE serve a rendere più leggibili le alte luci (come il cielo o le superfici molto luminose) e a recuperare dettagli nelle zone d'ombra senza farle diventare piatte. L'obiettivo è ottenere un HDR più equilibrato, così da adattare la resa a contenuti diversi e alle condizioni di luce della stanza.
Non aspettatevi autentici miracoli: i proiettori faticano sempre nel rendere un HDR paragonabile a quello di una TV di fascia alta, sia per la differenza di luminosità, che a causa della parete di proiezione (con uno schermo ALR è tutta un'altra cosa, ma chiaramente ci vuole un ulteriore investimento monetario). Detto questo, BenQ ha fatto tutto il possibile con questo hardware, in questa fascia di prezzo, e con le giuste condizioni ambientali la resa in HDR è convincente.
Il TK705i integra anche la compensazione del movimento MEMC, utile nei contenuti sportivi e nelle sequenze d'azione. È la classica funzione che alcuni odiano e alcuni amano, e per fortuna è personalizzabile, quindi nessuno si farà male. La fluidità aggiuntiva può essere apprezzata da chi predilige una resa più morbida, mentre chi preferisce un'immagine più cinematografica può disattivarla.
L'obiettivo generale delle tecnologie integrate è offrire una resa stabile e prevedibile, coerente con il posizionamento del proiettore come soluzione domestica tutto in uno, ma la cosa positiva è che chi sappia come smanettare ha la possibilità di farlo e questo è ciò che conta di più.
Google TV
Il TK705i integra Google TV, una scelta che semplifica molto l'esperienza quotidiana. La presenza di Netflix certificato elimina la necessità di usare dispositivi esterni, mentre la compatibilità con SmartRemote e Chromecast permette di controllare il proiettore tramite smartphone, utile a chi preferisce un'interfaccia touch o perde facilmente il telecomando tra i cuscini del divano. L'organizzazione dei contenuti rispecchia quella dei televisori con la stessa piattaforma, quindi l'accesso alle app principali è immediato e familiare.
Il sistema è abbastanza fluido, ha 32 GB di memoria interna, e pertanto non presenta problemi nell'installare qualsiasi app vogliate. L'accesso al Play Store garantisce la presenza di tutte le principali app di streaming, e le impostazioni sono state lievemente personalizzate da BenQ, in particolare nella parte di gestione dell'immagine, con menu intuitivi e ben studiati, che hanno l'unico difetto di non tornare alle impostazioni generali una volta che avete modificato un'opzione, ma di uscire sulla homescreen. È un po' fastidioso all'inizio, ma una volta decise le vostre impostazioni preferite è difficile che andrete a modificarle tanto spesso.
La gestione audio include la modalità altoparlante Bluetooth, che trasforma il proiettore in una cassa wireless quando non abbiamo intenzione di proiettare nulla. È una funzione pensata per chi usa il soggiorno come spazio multifunzione e vuole un dispositivo che non rimanga passivo quando non proietta, ma la qualità audio del TK705i non è così elevata da trasformarlo in uno strumento per DJ.
Come se la cava in gioco?
Il TK705i nasce anche con un occhio di riguardo per il gaming, grazie alla presenza dell'ingresso HDMI 2.1 con supporto ALLM. Questa modalità imposta automaticamente il proiettore nelle condizioni migliori per ridurre la latenza, così da ottenere un collegamento più reattivo con console e PC compatibili.
BenQ include inoltre modalità HDR dedicate ai diversi generi, come HDR RPG e HDR FPS. Queste preimpostazioni intervengono sulla luminosità, sul contrasto e sulla gestione dei dettagli nelle zone chiare e scure, adattando la resa alle necessità di giochi d'avventura o sparatutto. Di nuovo: nessun miracolo, solo un piccolo aiuto. La cosa migliore che potete fare, soprattutto in giochi dove "vedere nelle ombre" è vitale, è limitare al minimo la luce ambientale.
Piccolo bonus: la porta USB-C con Power Delivery fino a 30 watt può essere usata per alimentare qualche console portatile direttamente tramite il proiettore, riducendo l'ingombro di cavi e alimentatori esterni. Non tutti la useranno, ma è bene sapere che la possibilità c'è.
Telecomando: utile ma...
Il telecomando del TK705i ha tutti i tasti che si possono chiedere a un dispositivo del genere, sia quelli per navigare nell'interfaccia di Google TV, che quelli dedicati agli automatismi (un unico tasto per tutti). In più ci sono pulsanti dedicati a Netflix, Prime Video, YouTube e Live TV (che va a cercare una sorgente HDMI). Cosa gli manca allora? Un po' più di qualità costruttiva.
È plasticoso in tutto e anche un po' più grande del dovuto. Se pensate a come sono minimal e metallici i telecomandi delle moderne smart TV, questo senz'altro non svetta. È una piccolezza, ma toglie un po' di quella sensazione premium che un prodotto del genere dovrebbe dare.
Il BenQ TK705i è disponibile sul mercato italiano a 1399 euro, un prezzo che lo colloca tra i proiettori domestici di fascia medio-alta, ma non tutti includono caratteristiche come Google TV integrata (ogni riferimento a XGIMI non è puramente casuale), lo zoom motorizzato o le funzioni automatiche per la regolazione dell'immagine. Sono elementi che incidono sul costo finale e che non sempre si trovano in modelli concorrenti più economici.
Nella stessa fascia esistono proiettori che puntano sull'alta luminosità o su una gestione del colore più aggressiva, ma spesso rinunciano a funzioni avanzate dedicate al gaming, come l'ingresso HDMI 2.1 con ALLM o le modalità specifiche per i diversi generi. È un aspetto che rende il TK705i più trasversale, perché copre sia la visione di film sia l'uso con console e PC senza richiedere apparecchi esterni.
Il rovescio della medaglia è che, se non le sfrutterete tutte, pagherete anche cose che "non vi servono". È l'eterna croce di chi cerca di accontentare tutti.
Il sample per questa recensione è stato fornito da BenQ, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.
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