Recensione Motorola Razr 60: ora è il pieghevole perfetto in offerta a 499 euro

C’è stato un periodo in cui i telefoni pieghevoli erano quasi un sogno proibito. Costavano tutti più di 1500 euro, e sembravano oggetti pensati solo per pochi appassionati o per chi voleva avere tra le mani qualcosa di esclusivo da mostrare agli amici. Oggi le cose sono cambiate, e anche parecchio. La tecnologia è maturata, i costi di produzione si sono abbassati, e il mercato dei pieghevoli è diventato molto più accessibile.

Ed è qui che entra in gioco Motorola Razr 60 (fratello minore del Motorola Razr 60 Ultra), uno smartphone che segna un punto di svolta per la categoria: bello, solido, fluido e soprattutto dopo qualche mese, acquistabile a un prezzo più umano. Oggi, con 499 euro, potete portarvi a casa un pieghevole vero, completo, e soprattutto affidabile. Dopo qualche mese dal lancio l’ho riprovato con calma, e devo ammettere che mi ha sorpreso più di quanto pensassi. Non tanto perché sia un prodotto rivoluzionario, ma perché è uno di quei telefoni che funziona bene, senza fronzoli e senza la sensazione di “prototipo” che spesso accompagna i pieghevoli di fascia media.

Il design del Razr 60 rimane inconfondibile. Motorola non ha voluto stravolgere le linee della generazione precedente, e ha fatto bene: il formato compatto, il fascino retrò e il profilo sottile sono ormai un marchio di fabbrica della serie. Ma se a prima vista sembra tutto uguale, nell’uso quotidiano la differenza si sente. La cerniera è stata completamente ripensata e rinforzata in titanio, ed è una di quelle migliorie che non noti subito ma che, col tempo, fanno la differenza. Dopo mesi di aperture e chiusure continue, è ancora fluida, silenziosa e priva di giochi o scricchiolii. È la dimostrazione che Motorola ha finalmente trovato il giusto equilibrio tra eleganza e robustezza.

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