Stilisti: chi è dove oggi? La mappa per orientarsi nei vari cambi al vertice dei brand, tra carriere storiche e prossimi debutti

Nei libri di storia della moda del futuro il mese di settembre 2025 verrà ricordato come una pietra miliare nella storia di molte Maison. Cambiano gli stilisti di storici marchi – come Versace, Dior e Chanel – debuttano volti nuovi e i direttori creativi del momento si rincorrono all’interno dei conglomerati del lusso come in un grande gioco dell’oca: Alessandro Michele, che ha trasformato Gucci, ora è da Valentino. Pierpaolo Piccioli, dopo anni da Valentino, ora prende il posto di Demna da Balenciaga, mentre Demna debutta da Gucci. Insomma: è il grande gioco dell’oca degli stilisti. La mappa per orientarsi – chi guida chi ora? – alla vigilia della Milano Fashion Week.

Gli stilisti che hanno fatto la storia delle Maison
Primo lancio dei dadi. Quando un marchio perde il proprio fondatore, c’è il rischio che si perda anche lo spirito originario e il successo acquisito. Ma alcuni stilisti hanno saputo coltivare e in alcuni casi trasformare l’eredità di un marchio, infondendo nuova vita e rilevanza.
È il caso, per esempio, del defunto Karl Lagerfeld, per Chanel: sotto il suo regno (durato da 1983 fino alla sua morte nel 2019) Kaiser Karl ha trasformato un marchio bon ton per signore parigine in uno dei nomi più desiderati. Karl Lagerfeld, tra l’altro, è stato uno dei designer più attivi, portando avanti spesso più incarichi contemporaneamente: oltre a Chanel, ha disegnato per Fendi e per Chloé, oggi guidato da Chemena Kamali.
Anche se più breve, un’altra direzione creativa particolarmente significativa è quella di John Galliano da Dior: teatrale, avanguardista e provocatore, dal 1996 al 2011 ha saputo accendere i riflettori sulla Maison con sfilate-show che ancora oggi sono fonte di ispirazione (e di molti sospiri).

Il grafico non menziona tutti i designer che hanno guidato i brand citati, ma quelli con più direzioni creative all’attivo e/o chi debutta nella stagione P/E 2026.
Gli stilisti più influenti dell’ultimo decennio
Avanziamo ancora di qualche casella nel gioco dell’oca della moda contemporanea. C’è una generazione di designer che negli anni si è fatta conoscere e apprezzare, definendo un proprio stile e rivoluzionando l’estetica di storici marchi. Pierpaolo Piccioli, ad esempio, ha preso le redini della Maison Valentino nel 2008, conquistando critica e pubblico con un nuovo romanticismo più eclettico, moderno e sofisticato. Piccioli ha lasciato la casa di moda romana a marzo del 2024, ma lo rivedremo presto a capo di Balenciaga.

Pierpaolo Piccioli e Dries Van Noten (Photo by Swan Gallet/WWD via Getty Images)
Da Balenciaga, Piccioli si confronterà sia con l’eredità del fondatore Cristobal sia con quella di Demna Gvasalia, che ha guidato il brand dal 2015. Lo stilista georgiano, insieme al fratello, ha imposto la cultura della strada in passerella con il brand Vetement, mescolando elementi autobiografici allo studio delle geometrie e delle proporzioni, spesso esagerate in modo irreale. Artista della provocazione, Demna (questo il nome che ha scelto) è soprattutto un grande comunicatore, che spinge i confini della critica sociale e della satira. Non sempre con risultati felici, come dimostrò lo scandalo del 2023.
A proposito di Balenciaga: non si può dimenticare la direzione creativa di dimenticare Nicolas Ghesquière, che l’ha guidata dal 1997 al 2012, prima di portare il suo stile futuristico, scultoreo e audace da Louis Vuitton, dove è in carica dal 2013. Uno dei regni più longevi nel panorama del lusso.

Nicolas Ghesquiere dal 2013 è direttore creativo di Louis Vuitton. (AP Photo/Francois Mori)
Gli enfant terrible: Alessandro Michele, Slimane e Anderson
Demna, invece, ora porterà la sua visione da Gucci. La casa di moda fiorentina ha cambiato numerosi designer nell’ultimo quarto di secolo: Tom Ford, Alessandra Facchinetti, Frida Giannini, Alessandro Michele e Sabato de Sarno. Ma è soprattutto Michele, stilista del brand dal 2015 al 2022, ad aver trasformato il nome Gucci: il suo stile massimalista e turbinante, denso di citazioni pop e riferimenti artistici, ha conquistato le nuove generazioni e una schiera di star.
Tra gli stilisti più influenti degli ultimi dieci, poi, meritano un posto anche Hedi Slimane, che ha guidato prima Saint Laurent e poi Celine, e Jonathan Anderson. 41 anni appena compiuti, Anderson nel 2013 è stato chiamato a dirigere il marchio spagnolo Loewe. All’eredità artigianale del marchio ha aggiunto un tocco pop, colorato e concettuale: il tutto mentre disegnava il suo marchio omonimo, JW Anderson.

Dopo una brillante carriera da Loewe, Jonathan Anderson ha preso le redini di Dior
I debutti di settembre 2025
Jonathan Anderson è nella lista dei debutti più attesi delle prossime sfilate: fresco di nomina da Dior, presenterà alla Paris Fashion Week la prima collezione Donna disegnata per il marchio. A Parigi vedremo finalmente all’opera Pierpaolo Piccioli da Balenciaga e la prima sfilata di Matthieu Blazy da Chanel. La lista dei debutti parigini è lunga: Miguel Castro Freitas da Mugler (il 2 ottobre), Mark Thomas da Carven, Jack McCollough e Lazaro Hernandez da Loewe (3 ottobre)
A Milano, invece, il 24 settembre invece assisteremo alla prima sfilata di Simone Bellotti da Jil Sander. Vedremo anche l’esordio da Bottega di Louise Trotter e il nuovo corso di Gucci e di Versace: questi ultimi due brand non sfileranno, ma presenteranno le collezioni in forma di evento.

Sarah Burton è passata da Alexander McQueen a Givenchy. (Photo by Sean Dempsey – WPA Pool/Getty Images)
Le stiliste donne più influenti del momento
In questo complesso gioco dell’oca non ci siamo dimenticati delle grandi stiliste. Miuccia Prada ha cambiato l’idea di eleganza “milanese” con Prada e Miu Miu, Donatella Versace ha raccolto con successo l’eredità del fratello; Phoebe Philo ha scritto una pagina di storia dello stile nei suoi anni da Celine, a cui i fan guardano ancora con nostalgia. Ma nei grandi conglomerati del lusso si contano sulle dita di una mano le donne che attualmente ricoprono una direzione creativa. Tutti i riflettori oggi sono puntati su Louise Trotter, al timone di Bottega Veneta (che debutta tra pochi giorni a Milano) mentre da LVMH brilla l’eccezione di Sarah Burton, che ha preso le redini di Givenchy dopo una lunga carriera da Alexander McQueen.
Chloé è attualmente guidato da Chemena Kamali, designer che raccoglie il testimone di celebri colleghe. A New York è stata molto applaudita Veronica Leoni, attualmente alla guida di Calvin Klein, mentre si attende il debutto di Rachel Scott, apprezzata stilista di Diotima, tra le mura di Proenza Schouler.
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