Uso dell'IA nelle scuole: Garante Privacy approva linee guida ministeriali

Settembre 25, 2025 - 22:30
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Uso dell'IA nelle scuole: Garante Privacy approva linee guida ministeriali

lentepubblica.it

L’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) nel mondo della scuola compie un passo decisivo. Il Garante per la Privacy ha infatti approvato il decreto messo a punto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.


Le direttive definiscono il quadro normativo e pratico per l’impiego delle nuove tecnologie negli istituti scolastici. Una misura che punta a favorire l’innovazione senza trascurare i diritti fondamentali di studenti e insegnanti.

Una piattaforma per l’uso responsabile dell’IA

Il provvedimento del Ministero prevede la creazione di un servizio digitale dedicato all’interno della Piattaforma Unica della scuola. Attraverso questo strumento, le istituzioni scolastiche avranno accesso a materiali, documenti e indicazioni operative su come utilizzare correttamente i sistemi di intelligenza artificiale. L’obiettivo è duplice: garantire la sicurezza nell’uso delle tecnologie emergenti e fornire un supporto concreto a dirigenti, docenti e personale amministrativo chiamati a confrontarsi con scenari didattici sempre più complessi.

Non si tratta di un semplice archivio di norme, ma di un vero e proprio vademecum che spiega in maniera chiara quali strumenti sono ammessi, quali pratiche devono essere evitate e in che modo le scuole possono trarre beneficio dall’IA senza rischiare di violare la privacy o i diritti degli alunni.

Le Linee guida: centralità delle persone e rispetto delle regole

Il decreto ministeriale introduce Linee guida precise sull’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale. Il principio cardine è che la tecnologia deve rimanere al servizio delle persone, non il contrario. Per questo il documento individua regole etiche e tecniche da seguire, corredate da istruzioni pratiche e strumenti operativi.

Le scuole sono invitate a privilegiare soluzioni trasparenti, comprensibili e facilmente monitorabili. In questo modo, studenti e famiglie potranno sapere in che modo vengono gestiti i dati e per quali finalità.

La tutela della dignità personale resta infatti al centro della strategia, con un’attenzione particolare ai soggetti più vulnerabili, come i minori.

Il ruolo del Garante: osservazioni recepite

Il parere positivo dell’Autorità garante non è arrivato in modo automatico. Prima del via libera definitivo, il Ministero ha accolto numerose osservazioni emerse durante il confronto con l’Ufficio del Garante. Questo dialogo ha permesso di rafforzare le tutele e chiarire meglio alcuni punti critici.

Tra i nodi principali evidenziati dall’Autorità vi sono il rispetto delle leggi vigenti sulla protezione dei dati personali e la necessità di introdurre garanzie efficaci a difesa delle libertà fondamentali. In particolare, è stato ribadito il divieto di pratiche considerate rischiose, come quelle legate al riconoscimento delle emozioni attraverso l’analisi dei volti o delle espressioni degli studenti.

Sistemi ad alto rischio e responsabilità chiare

Il decreto presta grande attenzione anche ai sistemi di IA classificati come “ad alto rischio”, che richiedono controlli più stringenti. Le Linee guida stabiliscono che, in questi casi, dovranno essere applicate misure specifiche di sicurezza e trasparenza.

Fondamentale sarà la definizione dei ruoli e delle responsabilità: ogni soggetto coinvolto – dal dirigente scolastico ai fornitori di servizi tecnologici – dovrà sapere con precisione quali compiti gli spettano e quali obblighi deve rispettare. Solo in questo modo sarà possibile evitare zone grigie e garantire un’efficace protezione dei dati.

Dati personali: un uso limitato e proporzionato

Uno dei punti più delicati riguarda l’utilizzo delle informazioni personali di studenti e insegnanti. Le Linee guida raccomandano che i dati sensibili vengano trattati esclusivamente quando strettamente indispensabile.

L’indicazione è di preferire, ove possibile, l’impiego di dati sintetici o anonimi, in modo da ridurre al minimo i rischi di esposizione o abusi.

Questa scelta mira a bilanciare le opportunità offerte dall’innovazione con il diritto alla riservatezza. La scuola, in quanto luogo di formazione e crescita, deve restare uno spazio sicuro anche sul piano digitale.

Un passo avanti verso la scuola del futuro

L’approvazione del decreto rappresenta un traguardo significativo per il sistema educativo italiano. Da un lato, apre la strada a un utilizzo più diffuso e consapevole delle tecnologie intelligenti; dall’altro, assicura che questa transizione avvenga nel rispetto dei principi democratici e della protezione dei minori.

Le Linee guida non sono un punto di arrivo, ma un tassello fondamentale in un percorso più ampio che vedrà nei prossimi anni la scuola confrontarsi sempre di più con la digitalizzazione. Il compito del Ministero sarà ora quello di accompagnare gli istituti nell’applicazione concreta di queste regole, offrendo formazione e supporto tecnico.

In un contesto globale in cui l’intelligenza artificiale avanza rapidamente, la decisione italiana si inserisce in una più ampia riflessione europea sulla regolamentazione di queste tecnologie. Per le scuole, la sfida sarà quella di integrare le nuove opportunità senza dimenticare che al centro restano sempre gli studenti, i loro diritti e il loro futuro.

Il testo del parere del Garante della Privacy sull’uso dell’IA nelle scuole

Qui il documento completo.

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