Ne ho fatti 50 di questi e li ho venduti tutti: farai una montagna di soldi

Settembre 26, 2025 - 05:30
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Ne ho fatti 50 di questi e li ho venduti tutti: farai una montagna di soldi

Ogni volta che apro la scatola dove tengo gli avanzi di stoffa mi sento come in un piccolo laboratorio di possibilità. Sono ritagli che restano dopo lavori più grandi, spesso dimenticati in fondo a un cassetto.

Non li butto mai, perché so che prima o poi troveranno la loro forma. È un po’ come dare una seconda vita a tessuti che hanno già raccontato qualcosa e che aspettano solo di trasformarsi in un oggetto nuovo. Nel tempo ho capito che proprio da questi scarti possono nascere creazioni capaci di sorprendere, non solo per la bellezza del risultato ma anche per la loro capacità di diventare piccoli progetti da condividere o, perché no, da vendere.

Il primo esperimento è stato quasi per gioco, senza aspettative particolari. Ho cucito una farfallina di stoffa seguendo un procedimento semplice, e quando l’ho mostrata alle amiche la reazione è stata immediata: tutte ne volevano una. È stato il segnale che dietro a un gesto creativo apparentemente banale poteva esserci qualcosa di più grande. Da lì ho iniziato a produrne altre, ognuna con colori diversi, e in poco tempo ho realizzato 50 farfalline che sono letteralmente sparite dalle mie mani.

La farfalla come accessorio versatile e sempre nuovo

Quando mi sono avvicinata a questo progetto non pensavo di trovarmi davanti a un lavoro tanto divertente. La verità è che bastano pochi materiali per dare vita a qualcosa che sembra subito più prezioso di quanto non sia. Il punto di partenza sono due sagome, un quadrato e un cerchio, ricavati da un cartoncino che diventa modello. Io ho scelto un quadrato da 10 centimetri e un cerchio di 8,5, ma si possono variare le misure a piacere. La cosa importante è che ci sia armonia nelle proporzioni, perché è proprio quell’equilibrio a dare alla farfallina il suo aspetto finale.

Il trucco è posizionare i tessuti diritto contro diritto, fissarli con uno spillo e tracciare le forme con una matita cancellabile o un pennarello adatto. A questo punto arriva la parte più tecnica, la cucitura. È fondamentale lasciare un piccolo spazio aperto per poter risvoltare il tessuto in seguito, e soprattutto ricordarsi di fissare l’inizio e la fine con qualche punto avanti e indietro. Può sembrare un dettaglio da poco, ma è proprio ciò che evita di ritrovarsi con le cuciture che si aprono al primo movimento.

Fermaglio per capelli a forma di farfalla
La farfalla come accessorio versatile e sempre nuovo – foto screenshot YT @MERRYLIFEHAPPY – sfilate.it

Una volta cuciti i contorni, ho tagliato gli angoli del quadrato molto vicino alla cucitura, in modo da ottenere spigoli netti dopo il risvolto. Per il cerchio, invece, ho fatto piccoli taglietti lungo il bordo prima di rigirarlo, così il tessuto non tira e mantiene la forma curva. Qui entra in gioco un trucco che mi ha sempre fatto sorridere: usare le bacchette dei ristoranti cinesi per spingere fuori gli angoli o allargare bene le cuciture. Sono perfette perché non graffiano e hanno la giusta rigidità per modellare la stoffa senza rovinarla.

Dopo il risvolto arriva il momento della stiratura. A questo punto si ribatte tutto intorno, chiudendo anche il foro lasciato aperto. La precisione qui fa la differenza: un bordo rifinito bene regala alla farfalla un aspetto pulito e curato, come un piccolo oggetto finito che non ha bisogno di giustificazioni.

Fermaglio per capelli a forma di farfalla
Quando la farfalla diventa occasione di guadagno – foto screenshot YT @MERRYLIFEHAPPY – sfilate.it

Il quadrato si posiziona a rombo sopra il cerchio e si imbastisce lungo la diagonale. Con punti piccoli e regolari si percorre tutto il diametro, e quando si tira il filo la stoffa inizia ad arricciarsi e a prendere quella forma riconoscibile. La prima volta che l’ho fatto non credevo ai miei occhi, era come vedere nascere un oggetto tridimensionale da due pezzi piatti. Ho fissato il centro con più giri di filo, creando il corpo della farfalla, e sul retro ho bloccato con nodini resistenti.

Per rendere il lavoro completo serve un dettaglio finale che copra la parte centrale. Qui si può dare libero sfogo alla creatività. Io ho usato piccoli fiorellini decorativi, ma si può optare per nastrini, perline o un pezzo di stoffa arrotolato. È un passaggio semplice ma fondamentale, perché è quello che trasforma una sagoma cucita in un oggetto curato. E infine arriva l’assemblaggio. Ho scelto di incollare la farfalla su una molletta per capelli, utilizzando la colla a caldo.

La stessa farfallina può diventare una spilla, un dettaglio su un cerchietto, un decoro per una borsa o persino un segnaposto elegante per una tavola speciale. È questa versatilità a renderla non solo un passatempo creativo, ma anche un piccolo prodotto artigianale con un potenziale concreto. Ho iniziato a regalarle, poi a venderle, e in breve tempo mi sono ritrovata a non averne più nemmeno una. 50 pezzi in poche settimane, tutti richiesti e apprezzati, perché fatti a mano, perché unici, e perché portano con sé quella leggerezza che solo le cose nate senza spreco sanno comunicare.

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