Bimbo precipitato dal terrazzo a scuola: si indaga anche sulla sicurezza dell’edificio

Settembre 23, 2025 - 17:30
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Bimbo precipitato dal terrazzo a scuola: si indaga anche sulla sicurezza dell’edificio

Genova. Una delega specifica alla squadra mobile è stata data dalla pm Patrizia Petruzziello, che coordina l’inchiesta sul bimbo di 7 anni precipitato dal terrazzo della scuola,  per verificare le condizioni di sicurezza dell’edificio scolastico, che il Comune di Genova ha in affitto dalle Opere Pie.

La struttura ospita l’istituto comprensivo statale di Voltri fra cui il Polo Res che è invece un progetto nato grazie alla cooperazione tra Asl3, Comune e scuola e destinato ai bimbi con disabilità medio-gravi.

Le verifiche sull’edificio mirano soprattutto ad accertare se la struttura fosse adeguata ad ospitare dei bambini. In base a quanto emerso in fatti il bimbo, lasciato solo per oltre 20 minuti da chi doveva sorvegliarlo, era prima salito su una scala senza corrimano. Poi ha aperto una portafinestra: chiusa o socchiusa non è stato ancora accertato, ma in ogni caso evidentemente non era chiusa a chiave o in modo tale da impedire che un bimbo di 7 anni potesse aprirla.

Infine, lo stesso cornicione dove il piccolo si è arrampicato non doveva essere accessibile a un bambino visto che non aveva alcuna rete anticaduta.

L’altro aspetto riguarda chi doveva sorvegliare il piccolo, stante l’assenza per malattia della sua maestra perché se è vero che non sembra ci sia stato nessun affidamento messo nero su bianco dalla dirigente della scuola, esiste comunque una “affidamento di fatto” di un minore al personale scolastico. L’inchiesta, che ipotizza il reato di abbandono di minore, è ancora contro ignoti perché i poliziotti della squadra mobile dopo aver raccolto le testimonianze di tutti i presenti all’interno della scuola la mattina dell’incidente, devono incrociare i racconti e individuare i ruoli di tutti i singoli.

Appare comunque probabile che – quantomeno in una prima fase – gli indagati  anche a loro stessa garanzia, siano più dei due (un maestro e una operatrice scolastica) che materialmente sembra che dovessero occuparsi del bimbo, che oggi lotta tra la vita e morte all’ospedale Gaslini e potrebbe essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

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Redazione Redazione Eventi e News