Climmar Congress rilancia cooperazione Ue dealer macchine agricole

Roma, 20 ott. (askanews) – “Da Torino parte un messaggio chiaro: il futuro dell’agricoltura europea passa dalla capacità di cooperare. I dealer sono la cerniera tra tecnologia e campo, tra industria e comunità rurali. Dobbiamo essere pronti a interpretare questo ruolo con responsabilità, competenza e visione. Solo così costruiremo una meccanizzazione agricola più moderna, sicura e sostenibile”. Lo ha detto Andrea Borio, presidente di Federacma, al termine del Climmar Congress 2025, il congresso annuale europeo dei concessionari di macchine agricole e da giardinaggio, che si è svolto nei giorni scorsi a Torino e ha riunito nel capoluogo piemontese oltre quindici delegazioni nazionali di dealer provenienti da tutta Europa.
Organizzato da Federacma, federazione italiana aderente a Climmar e membro di Confcommercio, il congresso ha confermato il ruolo dell’Italia come punto di incontro e di riferimento per la rete europea della meccanizzazione agricola. Durante i lavori, i rappresentanti delle associazioni nazionali dei dealer hanno condiviso un quadro comune delle sfide del comparto: un mercato ancora complesso, la necessità di strumenti di sostegno più stabili e coordinati e la priorità assoluta della formazione delle nuove generazioni per garantire il futuro della filiera.
“In tutti i Paesi europei – ha spiegato Borio – i dealer si trovano di fronte a sfide comuni: una transizione tecnologica rapidissima, la difficoltà nel reperire personale qualificato e un contesto economico che richiede stabilità e visione. È proprio per questo che il Climmar Congress rappresenta molto più di un evento: è un laboratorio di dialogo, dove si costruiscono strategie condivise per far crescere insieme la rete dei dealer europei”.
Per la prima volta, al tavolo del congresso si sono riuniti anche i vertici delle principali organizzazioni europee dell’intera filiera: CEMA (costruttori), CEETTAR (contoterzisti) e Copa-Cogeca (agricoltori). Il congresso ha affrontato anche temi centrali come la sicurezza sul lavoro e la revisione dei mezzi agricoli, la transizione digitale delle officine, la sostenibilità dei processi produttivi e la necessità di una programmazione pluriennale dei fondi per la meccanizzazione.
“Il 2025 è stato un anno intenso – ha ricordato Borio – Abbiamo lavorato per semplificare le procedure e mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza: ogni anno in Italia si registrano ancora troppi incidenti causati da mezzi agricoli obsoleti, mentre in molti Paesi europei il tema della revisione è stato affrontato da tempo, riducendo i decessi a casi ormai sporadici e legati alla fatalità. La sicurezza deve diventare una priorità condivisa, tanto quanto l’innovazione”.
Qual è la tua reazione?






