Crosetto vuole 15mila militari in più contro gli attacchi cyber: “È in atto una guerra che ci minaccia senza sosta”

Novembre 19, 2025 - 21:31
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Crosetto vuole 15mila militari in più contro gli attacchi cyber: “È in atto una guerra che ci minaccia senza sosta”

Secondo il “non-paper” elaborato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, l’Italia è esposta a una forma di ostilità costante e multiforme, una pressione ibrida che mira a colpire ogni elemento vitale del Paese. Il documento segnala una “guerra continua che ci minaccia senza sosta, giorno e notte”. “Gli obiettivi sono le nostre infrastrutture critiche, i centri decisionali, i servizi essenziali, le strutture commerciali, le nostre industrie, le catene di approvvigionamento, il patrimonio cognitivo delle nostre popolazioni, e, in ultima analisi, la tenuta complessiva del Paese”.

Crosetto definisce l’offensiva “in corso da anni”, che “procede a un ritmo sempre più incalzante, con il rischio crescente che, prima o poi, le difese, mai del tutto sufficienti, non riescano a prevenire gli effetti catastrofici che gli attaccanti perseguono”.

L’urgenza di potenziare la cyber-difesa

Il dossier sottolinea la necessità di rafforzare le capacità cyber: “Servono 10-15mila nuove unità contro il rischio cyber”, con una prima capacità iniziale di 1.200-1.500 unità operative, garantendo continuità d’azione h24, sette giorni su sette, 365 giorni l’anno. Crosetto avverte: “Ci sveglieremo, un giorno, di fronte a un danno catastrofico e ci chiederemo, ‘sorpresi’, cosa sia avvenuto. La risposta sarà: ‘è avvenuto esattamente ciò che era più probabile, anzi, prevedibile, che accadesse’, se non faremo nulla di ulteriormente concreto per evitarlo. Chi ci muove quotidianamente attacchi ibridi, in particolare sul piano della disinformazione, della guerra cognitiva e nel dominio cyber, oggi sa che l’Occidente spesso sceglie di non reagire. Tutto questo è assurdo. Questo atteggiamento è insostenibile”.

Le linee d’azione

Secondo Crosetto, la risposta richiede la creazione di un’Arma Cyber civile e militare, con aggiornamento normativo e allineamento alle migliori prassi internazionali. La riforma prevede quattro direttrici principali: “Definire lo Spazio cyber di interesse nazionale come vero e proprio ‘campo di operazioni’; dotarsi di un’Arma Cyber, civile e militare, adeguatamente dimensionata e capace di operare senza soluzione di continuità su tutto lo spettro delle operazioni necessarie”.

Crosetto conclude: “La vera questione non è cosa dobbiamo fare, bensì la velocità con cui dobbiamo passare dall’attuale postura ‘contenitiva’ a una postura concretamente difensiva, che in ambito hybrid non può che essere proattiva, sia a livello nazionale sia in ambito alleanze. Il momento per farlo è adesso”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia