Le fonti rinnovabili hanno coperto il mese scorso il 39% della domanda elettrica: era il 41,2% a ottobre 2024

Novembre 19, 2025 - 17:30
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Le fonti rinnovabili hanno coperto il mese scorso il 39% della domanda elettrica: era il 41,2% a ottobre 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, a ottobre il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 25,5 miliardi di kWh (+0,2% rispetto a ottobre 2024). Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,9 TWh, il 6,1% in meno rispetto a ottobre 2024. A livello progressivo, da gennaio a ottobre 2025, l’import netto è in diminuzione dell’8,6% rispetto ai primi dieci mesi del 2024.

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 22 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 39% della domanda elettrica, dunque oltre due punti percentuali in meno rispetto 41,2% registrato a ottobre 2024. Terna segnala che è in aumento la fonte termica (+7,2%) e geotermica (+0,5%); in crescita a due cifre la fonte eolica (+70,1%) e fotovoltaica (+48,7%). L’incremento della produzione del fotovoltaico (+1.088 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+383 GWh) e del maggiore irraggiamento (+705 GWh). In diminuzione la fonte idrica (-48,8%).

Da gennaio a ottobre 2025 la capacità rinnovabile in esercizio (complessiva di fonte solare ed eolica), spiegano sempre i tecnici di Terna, è aumentata di 5.400 MW (di cui 4.813 MW di fotovoltaico), raggiungendo i 55.354 MW totali.

Al 31 ottobre 2025 si registrano in Italia 17.610 MWh di capacità di accumulo (valore in aumento del 46,6% rispetto allo stesso mese del 2024), che corrispondono a 7.192 MW di potenza nominale, per circa 862.000 sistemi di accumulo. Lo scorso mese, gli accumuli elettrochimici di grande taglia hanno prodotto ben 202 GWh, a conferma della rilevanza che tale tecnologia ha ormai raggiunto per la gestione del sistema in economia e sicurezza. Nel dettaglio, da gennaio a ottobre la capacità di impianti utility scale è aumentata di 2.818 MWh, che corrispondono a 721 MW di potenza nominale.

  

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