Difesa del suolo, dalla Regione Toscana nuove risorse ai territori per 17,9 milioni di euro

Il continuo incremento della temperatura media globale – che in Toscana avanza a velocità doppia rispetto alla media – porta con sé eventi meteo estremi più frequenti e intensi, che in Italia sono aumentati del 485% negli ultimi 10 anni, con la nostra regione sempre più esposta al continuo alternarsi di alluvioni e siccità. Dal Governo Meloni mancano però ancora all’appello gli 1,1 miliardi di euro necessari alla ricostruzione post alluvione 2023, necessari per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteo estremi, mentre la Regione continua a investire sulla difesa del suolo.
Nell’ultima seduta dalla Giunta regionale è stata deliberata l’approvazione del Documento operativo per la difesa del suolo (Dods), che destina a Comuni, Province e Consorzi di bonifica per le annualità 2025-26-27 un totale di 17.913.919 euro per la progettazione, la realizzazione o il completamento di numerose opere per la difesa del suolo distribuite su tutto il territorio regionale.
«La difesa del suolo è senza dubbio una priorità per il Governo regionale, lo è stata nei cinque anni appena trascorsi e lo sarà nella nuova legislatura – spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Il contrasto ai cambiamenti climatici è una partita che si gioca su più fronti: dobbiamo certo ridurre le emissioni, ma anche rendere il territorio più resiliente e pronto ad accogliere eventi di portate decisamente maggiori rispetto a quanto eravamo abituati a vivere in passato. Con questo atto forniamo a Comuni, Province e Consorzi i fondi per portare avanti le opere principali di cui ciascun territorio ha bisogno per fronteggiare questa nuova criticità».
In particolare sono state inserite nel Dods:
- per la provincia di Arezzo un'opera dal valore complessivo di 1.500.000 euro
- per l'area fiorentina sei opere per un investimento complessivo di 2.300.000 euro
- per la provincia di Grosseto sette opere per un investimento complessivo di 2.527.800 euro
- per la provincia di Livorno tre opere per un investimento complessivo di quasi 1.648.000 euro
- per la provincia di Lucca sei opere per un investimento complessivo di oltre 2.000.000 euro
- per la provincia di Massa Carrara cinque opere per un investimento complessivo di quasi 1.600.000 euro
- per la provincia di Pisa nove opere per un investimento complessivo di oltre 1.751.000 euro
- per la provincia di Pistoia otto opere per un investimento complessivo di oltre 1.242.000 euro
- per la provincia di Prato quattro opere per un investimento complessivo di 2.665.000 euro
- per la provincia di Siena due opere per un investimento complessivo di 1.655.000 euro
«Proprio perché la crisi climatica porta eventi meteo sempre più estremi e imprevedibili – conclude l’assessora regionale all’Ambiente e Protezione civile, Monia Monni – provoca fenomeni come frane, alluvioni e dissesto idrogeologico che mettono sotto pressione il nostro territorio generando disagi ma anche vere e proprie situazioni di pericolo per i cittadini. Per questo, mentre da una parte mettiamo in atto strategie di transizione ecologica, dall’altra è indispensabile rendere i territori più resilienti. E in questa logica che si inseriscono gli interventi che oggi finanziamo: opere concrete per la riduzione del rischio, che confermano e dimostrano con i fatti l’impegno della Regione Toscana al fianco dei Comuni e degli enti territoriali per la difesa del suolo e la tutela delle nostre comunità».
Su questo fronte, la Regione ha peraltro concluso lo scorso giugno un articolato percorso di formazione e informazione sulla prevenzione contro il rischio idrogeologico – attraverso il progetto Meno rischio –, promosso in primo luogo dall’assessora Monni, cui ha collaborato anche greenreport.
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