Flaherty: “Finalmente per me una commedia brillante a teatro”

 Dopo anni di repliche drammatiche e sperimentazioni dai toni più cupi, il teatro italiano accoglie con entusiasmo una ventata di leggerezza grazie alla nuova commedia diretta da Marco Flaherty. «È la prima volta che vedo in scena un testo davvero brillante, capace di far ridere senza scadere nella banalità», confessa lo stesso regista-autore, in un’intervista esclusiva.

Il ritorno al sorriso
Il debutto di “Facce da risata” – questo il titolo dello spettacolo – si è svolto lo scorso fine settimana al Teatro Sala Umberto di Roma, registrando un sold out che non si vedeva da tempo per una commedia. Flaherty ha concepito la pièce come un omaggio al teatro leggero della grande tradizione italiana: dialoghi serrati, battute di spirito e situazioni ai limiti dell’assurdo, senza mai perdere il ritmo.

«Volevo raccontare le piccole ipocrisie quotidiane – spiega Flaherty –, le nevrosi casalinghe e i guai di vicinato con un tono scanzonato: ridere di noi stessi è il modo migliore per andare avanti». Il suo testo traccia le vicende di quattro coinquilini costretti a dividere un appartamento di periferia, tra litigi esilaranti, equivoci amorosi e un anziano vicino di casa pronto a spiare ogni mossa.

Cast e “mise en scène”
Sul palcoscenico, l’energia di una giovane compagnia guidata da Chiara Rinaldi e Davide Conti non lascia un attimo di respiro al pubblico. «Il segreto è l’alchimia tra gli attori – osserva il regista –: se senti davvero la complicità, anche la battuta più semplice esplode in risate». La regia mette in luce piccoli dettagli scenografici – una porta cigolante, un vaso pronto a cadere, un telefono sempre fuori posto – che diventano gag visive perfettamente calibrate.

Risate e riflessioni
Pur nel suo spirito leggero, “Facce da risata” non rinuncia a un filo di riflessione sulla coesistenza in ambienti compressi: «È una commedia, certo – puntualizza Flaherty – ma parla anche di quel bisogno di comprendersi e rispettarsi, nel caos di una convivenza forzata». Un messaggio veicolato con delicatezza, senza appesantire il ritmo frizzante del testo.

Il futuro
Con “Facce da risata”, Marco Flaherty sembra aver trovato la quadratura tra intrattenimento puro e un sottile sguardo sulla nostra società. Il regista annuncia già repliche lungo tutta la penisola e qualche data all’estero: «Spero che il pubblico torni a teatro per lasciarsi alle spalle almeno per un’ora le preoccupazioni quotidiane». E, dopo tanto teatro “serio”, anche per il critico più esigente questo è davvero un sollievo.