Giornata mondiale dell’infanzia: 417 milioni in povertà assoluta, i dati in Italia tra fragilità e deprivazione materiale e sociale

Novembre 20, 2025 - 21:02
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Giornata mondiale dell’infanzia: 417 milioni in povertà assoluta, i dati in Italia tra fragilità e deprivazione materiale e sociale

417 milioni di bambini in tutto il mondo vivono in condizione di povertà: è il dato che emerge dal rapporto Unicef “La condizione dell’infanzia nel mondo 2025: porre fine alla povertà dei bambini. Il nostro imperativo comune”, pubblicato oggi in occasione della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’adolescenza, e che equivale a più di un bambino su cinque nei Paesi a basso e medio reddito. “Ascoltare i bambini, riconoscere i loro bisogni, proteggere i loro diritti: questo è l’impegno che la Giornata odierna sollecita a mantenere quotidianamente. Richiamo a riconoscere il valore delle loro parole, delle loro esperienze, delle loro necessità come parte integrante della vita della nostra comunità”, le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata.

La ricerca è stata condotta tramite i dati provenienti da oltre 130 Paesi a basso e medio reddito. Ha misurato le condizioni di privazione in sei categorie: istruzione, salute, condizione abitativa, nutrizione, servizi igienici e acqua. Secondo lo studio 118 milioni di bambini subiscono tre o più situazioni di deprivazione e 17 milioni ne subiscono quattro o più. I tassi più elevati di povertà multidimensionale tra i bambini si concentrano nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale.

La percentuale di bambini che subiscono una o più deprivazioni gravi nei paesi a basso e medio reddito è scesa dal 51% nel 2013 al 41% nel 2023 ma i progressi, in questo senso, stanno rallentando a causa di guerre, crisi climatiche e ambientali, cambiamenti democratici, questioni economiche e gap tecnologico che colpiscono la povertà. Contestualmente i tagli senza precedenti agli Aiuti pubblici allo sviluppo (Aps) rischiano di aggravare la situazione nei paesi a basso e medio reddito. Secondo gli ultimi dati disponibili, oltre il 19% dei bambini nel mondo vive in condizioni di estrema povertà monetaria, sopravvivendo con meno di 3 dollari al giorno. Quasi il 90% di questi bambini si trova nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale.

“Le bambine e i bambini – si legge ancora nella nota di Mattarella – sono portatori di diritti fondamentali, e milioni di essi oggi ne sono privati. Sono vittime di violenza, tratta e sfruttamento, vengono spesso ridotti in condizioni di schiavitù, oggetto di persecuzione e di rapimenti per farne bambini-soldati. Oggi, mentre i conflitti si moltiplicano, le crisi umanitarie e le disuguaglianze si aggravano, sono i più piccoli a pagare il prezzo più alto. Anche nel nostro Paese persistono situazioni di abbandono e marginalità che non possiamo permettere si consumino nel silenzio e nell’indifferenza”.

E infatti non è soltanto una questione che interessa i Paesi poveri: un’analisi su 37 Paesi ad alto reddito ha individuato circa 50 milioni di bambini che vivono in povertà monetaria relativa, il 23% della popolazione infantile di questi Paesi. Anche in questo campione i progressi hanno subito una battuta d’arresto o un’inversione di tendenza, per esempio in Francia, Svizzera e Regno Unito, ad esempio, la povertà dei bambini è aumentata di oltre il 20%. In Italia il dato della povertà monetaria dei bambini era al 25% circa fra il 2013 e il 2018 ed è sceso al 23,2% nel 2023. Nel 2024 i bambini “che vivevano in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale erano il 5,7%, un dato in forte calo rispetto al 2015. Tuttavia, nel 2022 il 32,9% dei bambini di 15 anni in Italia non disponeva di una stanza per sé”, ha detto il presidente dell’Unicef Italia, Nicola Graziano.

“Troppi ragazzi nascondono la propria fragilità dietro la rabbia – si continua a legge nella nota del Capo dello Stato – il mutismo o lo schermo di un computer, in un contesto che li osserva senza comprenderli davvero. È necessario un impegno concreto, quotidiano e condiviso per restituire ai più giovani fiducia, tutela e reali opportunità di crescita, rendendo effettivi i principi costituzionali che proteggono l’infanzia e ne promuovono lo sviluppo umano e sociale. La sofferenza di un bambino è la sconfitta di un’intera comunità mentre ogni volta che un giovane cresce ascoltato, accolto, rispettato, la collettività si rinnova e ritrova, nella sua voce, la speranza del futuro”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia