Inchiesta urbanistica Milano, il Riesame su scarcerazione Catella: “Non c’è corruzione”

Il Tribunale del Riesame di Milano nell’ordinanza di scarcerazione di Manfredi Catella, indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica di Milano, sottolinea che, per l’imprenditore, mancano i “gravi indizi di colpevolezza” per il reato di corruzione, motivo per il quale il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato l’ordinanza con cui il gip aveva disposto gli arresti domiciliari per Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima.
“Imprenditore non conosceva norme su conflitto interesse”
“Le chat versate in atti con la trasmissione della documentazione in data 19.8.2025 (in verità per la gran parte già patrimonio del procedimento) non lasciano trasparire elementi sintomatici dell’esistenza di accordi corruttivi sottostanti, mettendo in evidenza al più contatti impropri, in ragione dell’eccessiva ‘confidenza’ tra gli interlocutori”. Lo scrive il tribunale del Riesame nell’ordinanza di scarcerazione di Manfredi Catella.
Non risulta che Catella avesse conoscenza”, e neanche “avrebbe potuto/dovuto avere contezza” della “articolata normativa” che “regola e disciplina i casi di conflitto di interessi in capo ai Pubblici ufficiali”. Lo scrive il tribunale del Riesame nelle motivazioni dell’ordinanza con cui ha ordinato la scarcerazione “per assenza di gravità indiziaria” del numero uno di Coima Manfredi Catella, finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta urbanistica. Secondo il Riesame, le “disposizioni della normativa devono essere poi declinate nell’ambito operativo in cui i principi così governati devono trovare applicazione. Si tratta, infatti, di disposizioni di principio e, come tali, necessariamente generiche che devono essere accompagnate da norme di dettaglio, rappresentate, nell’odierna vicenda, dal Regolamento Edilizio Comunale che prevedeva i casi nei quali i componenti della Commissione per il Paesaggio avrebbero dovuto astenersi e che è stato poi anche modificato nel giugno del 2023, cosi come la relativa modulistiche che i componenti la Commissione per il Paesaggio dovevano compilare al momento della loro nomina per fare emergere eventuali situazioni di conflitto di interessi”. Normativa di cui non risulta che Catella avesse conoscenza.
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