Le app e i giochi Android dell’anno secondo Google: nella lista c’è già la prossima ossessione per il vostro smartphone
Google Play ha pubblicato la sua selezione delle migliori app Android del 2025 e dei migliori giochi Android del 2025, una sorta di bilancio di fine anno che mostra cosa ha funzionato davvero sul Play Store. Al centro non c'è solo l'ennesima app generativa basata su intelligenza artificiale, ma anche strumenti concreti che puntano su produttività, svago e uso multidispositivo.
La lista copre praticamente ogni categoria che interessa chi usa uno smartphone Android tutti i giorni: dal timer per la concentrazione al gioco di carte più famoso del mondo, passando per app dedicate ad auto, orologi, grandi schermi e visori XR. Google assegna etichette precise, come Best for Fun o Best for Families, che chiariscono subito a chi si rivolge ogni titolo.
Il premio come miglior app dell'anno va a Focus Friend di Hank Green, definita come un "cozy, gamified focus timer". In pratica propone un timer per restare concentrati che usa meccaniche da Tamagotchi, con una creatura virtuale da accudire, e combina strumenti contro le distrazioni con una presentazione più giocosa.
Google assegna a Focus Friend anche il riconoscimento come app Best for Personal Growth, un segnale di come la consideri una soluzione pensata per chi vuole migliorare la propria organizzazione quotidiana. L'approccio insiste sulla continuità d'uso più che su funzioni spettacolari.
Per la categoria Best for Fun, Google premia Edits, an Instagram app, un'app ufficiale collegata a Instagram che punta sull'aspetto più leggero e creativo dell'editing dei contenuti. Gli utenti possono sperimentare con formati brevi, effetti e layout pensati per chi pubblica regolarmente sui social.
Come Best Everyday Essential trova spazio Wiser – 15 Minute Audio Books, che propone audiolibri in pillole da quindici minuti pensate per chi alterna spostamenti e pause rapide. Il formato breve si inserisce nel filone dei contenuti facilmente gestibili durante la giornata.
In mezzo, Google individua un Best Hidden Gem in Pingo AI Language Learning, che mette al centro l'apprendimento delle lingue con l'uso dell'AI. L'app punta su dialoghi guidati, correzioni rapide e progressi tracciati in modo chiaro, con l'AI che supporta l'esercizio senza sostituire lo studio tradizionale.
Per le famiglie, il premio Best for Families va a ABCmouse 2: Kids Learning Game, che si concentra sull'apprendimento dei più piccoli in formato videogioco. Propone percorsi didattici strutturati, pensati per introdurre lettura, numeri e logica in modo sequenziale.
La categoria Best for Watches va a SleepisolBio: sleep, alarm, app che gestisce sonno e sveglia sugli smartwatch. Google valorizza così il segmento degli indossabili con Wear OS, dove il margine di miglioramento passa spesso dalla qualità delle app di monitoraggio.
Per le Large Screens, quindi tablet e dispositivi con schermi ampi, Google sceglie Goodnotes: Notes, docs, PDF, che punta su note, documenti e gestione dei PDF in mobilità. Il supporto al pennino e alla scrittura a mano diventa un elemento chiave per dare senso agli schermi più grandi.
Quando si passa alle auto, l'etichetta Best for Cars va a SoundCloud: The Music You Love, integrata nei sistemi per auto compatibili e pensata per chi preferisce scoprire musica e podcast al di fuori dei circuiti più tradizionali. La curatela delle community e degli artisti indipendenti resta uno dei tratti distintivi del servizio.
Sul fronte dei visori XR, Google indica Calm – Sleep, Meditate, Relax come Best for XR Headsets, portando meditazione e strumenti per il sonno anche nella realtà estesa. L'app sfrutta scenari immersivi per proporre sessioni guidate che puntano su rilassamento e respirazione.
Per la categoria multidispositivo, Google premia come miglior app Luminar, che propone strumenti di fotoritocco alimentati dall'intelligenza artificiale. Nella descrizione, Luminar si rivolge a chi oggi usa Google Foto o software più tradizionali come Photoshop, con funzioni automatiche che intervengono sulle immagini in modo guidato e relativamente trasparente per l'utente.
L'AI entra in primo piano soprattutto in Luminar e Pingo AI, mentre il resto della selezione insiste su casi d'uso quotidiani e integrazione con l'ecosistema Android. La scelta suggerisce che Google preferisce valorizzare app che risolvono problemi concreti rispetto a dimostrazioni tecniche isolate.
Per il miglior gioco del 2025, Google sceglie Pokémon TCG Pocket, versione definita "authentic" del gioco di carte collezionabili dedicato ai Pokémon. Il titolo porta su Android il regolamento del trading card game, con una forte enfasi sulle illustrazioni delle carte e sui pacchetti di espansione integrati.
Si tratta di una proprietà molto nota, che punta sul fascino della collezione digitale e su un formato già rodato offline. L'adattamento mobile enfatizza la raccolta e la gestione del proprio mazzo più che l'innovazione delle meccaniche di gioco.
Il premio come miglior gioco multidispositivo va a Disney Speedstorm, un titolo di kart racing che richiama da vicino la struttura di giochi alla Mario Kart, ma con personaggi e ambientazioni Disney. Il gioco nasce come prodotto multipiattaforma e su mobile entra in un segmento già affollato, sfruttando il peso del marchio per farsi spazio accanto ai concorrenti.
Nella selezione di Google Play, Disney Speedstorm rappresenta il lato più riconoscibile e commerciale del catalogo videoludico. L'attenzione va alla continuità del supporto e agli aggiornamenti stagionali, tipici dei giochi pensati come servizio.
Tra i giochi multiplayer, Google indica Dunk City Dynasty come Best Multiplayer, con un focus esplicito sulle sfide online e sulla componente competitiva. La struttura ruota attorno a partite rapide e alla progressione del proprio profilo, con particolare attenzione alla dimensione sociale.
Per chi vuole partite rapide, la categoria Best Pick Up & Play va a Candy Crush Solitaire, che unisce il marchio di Candy Crush con le regole del solitario. Il gioco punta su sessioni brevi e ripetibili, adatte a pause di pochi minuti e a un pubblico molto ampio.
Le produzioni indipendenti trovano spazio con Chants of Sennaar, premiato come Best Indie, che insiste su puzzle linguistici e un design artistico riconoscibile. La presenza di un indie in evidenza segnala che Google non limita la vetrina ai soli grandi marchi.
Quando si parla di narrativa, la categoria Best Story va a Disco Elysium, titolo già noto su altre piattaforme e apprezzato per la complessità della trama e delle scelte. L'arrivo su Android, affiancato a una selezione più orientata alla leggerezza, evidenzia come Google voglia includere anche esperienze più dense.
Come Best Ongoing, Google sceglie Wuthering Waves, un gioco che vive di aggiornamenti continui e contenuti in evoluzione, tipico dei modelli di live service. Eventi ricorrenti, rotazioni di personaggi e nuove aree da esplorare sostengono la permanenza dei giocatori nel tempo.
Per gli abbonati a Google Play Pass, il premio Best on Play Pass va a DREDGE, che mescola esplorazione, pesca e tensione psicologica in un contesto più raccolto rispetto ai grandi open world. Nel catalogo in abbonamento, questo tipo di titolo rafforza l'offerta per chi preferisce esperienze finite e curate.
Chi gioca su PC tramite Google Play Games trova come miglior titolo Odin: Valhalla Rising, che porta su desktop una struttura da gioco di ruolo online con ambientazione norrena. L'inclusione nella lista sottolinea lo sforzo di Google nel consolidare la presenza di Google Play Games oltre lo smartphone.
Nel complesso, Google copre l'intero spettro del gaming su Android, dal gioco singolo con forte componente narrativa ai live service che richiedono accessi regolari. La presenza di nomi consolidati come Pokémon, Disney e Disco Elysium, accanto a produzioni meno note come Chants of Sennaar e Dunk City Dynasty, restituisce una fotografia abbastanza chiara del tipo di catalogo che Google vuole mettere in vetrina.
Anche nei giochi, l'intelligenza artificiale resta sullo sfondo, mentre pesano di più licenze famose, modelli free-to-play e formule già ampiamente collaudate. La selezione privilegia titoli che garantiscono lunga permanenza o riconoscibilità immediata, più che esperimenti di rottura.
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