Mattarella omaggia le Nazionali di pallavolo campioni del mondo: “l'Italia vi è riconoscente"

Le Nazionali azzurre di pallavolo sono state ricevute oggi pomeriggio al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrare i successi ottenuti dalle ragazze e dai ragazzi nei Campionati Mondiali 2025. Presenti, tra gli altri, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e il Segretario Generale Carlo Mornati, il numero uno della Federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi, gli allenatori Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco, oltre alle atlete e agli altri campioni del mondo. La capitana Anna Danesi e il vice capitano Simone Anzani hanno donato al Capo dello Stato le maglie delle due nazionali, il pallone autografato, le due medaglie e una cravatta (foto Ferdinando Mezzelani CONI).
“Siete state e siete stati formidabili. Tutto il Paese vi ha seguito e vi è riconoscente”, ha dichiarato il Presidente Mattarella, visibilmente commosso. “Le finali sono state emozionanti, ringrazio le due guide, Velasco e De Giorgi, ammiro la loro serenità nel dare consigli nei momenti più concitati. Ho applaudito Velasco quando alcuni giorni fa si è scagliato contro la mia generazione o anche quella successiva, che critica sempre i giovani: sono perfettamente d'accordo, sta venendo su una generazione eccezionale. Tra le vostre ricompense c’è anche aver spinto tanti giovani a fare sport: è un contributo importante al nostro Paese, aggiunge valore ai vostri successi”.
“In appena cento giorni è la terza volta che sono qui al Quirinale - ha osservato Buonfiglio - ma l’emozione è sempre la stessa. Se non è un record poco ci manca e continueremo a lavorare per tornarci. La pallavolo ha realizzato un’impresa straordinaria per lo sport italiano, è un modello da studiare. Sento il dovere e il piacere di salutare i due coach perché il loro compito non è stato facile. Grazie Presidente Mattarella per l’attenzione e l’affetto, sappiamo che segue i principali eventi sportivi con emozione, la consideriamo uno di noi. Faremo in modo che l’inno d’Italia continui a suonare anche d’inverno, come è stato in estate”.
“Grazie Presidente per averci accolti - ha dichiarato Manfredi -.Queste due squadre hanno scritto una pagina indelebile della storia dello sport italiano. Sono risultati che ci riempiono d'orgoglio, frutto del lavoro condiviso. La pallavolo è lo sport delle famiglie, un movimento sano che cresce nelle palestre scolastiche e nelle realtà di provincia. Abbiamo il dovere di farla crescere ancora: il successo non si misura solo con le medaglie, ma con ciò che lasciamo alle future generazioni. I bambini devono avere la possibilità di scoprire la bellezza della pallavolo e dello sport in generale”.
“In un tempo in cui le divisioni vanno per la maggiore, lo sport può dire la sua per una cultura democratica, per accettare le idee degli altri e convivere nella diversità - ha spiegato Velasco - La nostra nazionale femminile è un modello da ammirare, ci sono molte culture diverse: abbiamo ragazze che hanno origini differenti, dalla Nigeria alla Costa d’Avorio, dalla Germania alla Russia, e riescono a vincere insieme senza rinunciare alle proprie identità”. “Lei è il nostro motivatore - ha dichiarato De Giorgi rivolgendosi al Presidente Mattarella - la nostra prima spinta. Questi ragazzi non sono perfetti ma sono speciali perché hanno la capacità di includere, non lasciare indietro nessuno e hanno formato una squadra coesa. È una giornata storica, questa vittoria riflette l’immenso valore della nostra Italia e del sentimento morale della nazionale”.
Nel suo discorso Anna Danesi ha poi ricordato “i numeri che raccontano la nostra storia, con 36 vittorie consecutive. Ma i numeri - ha sottolineato la capitana azzurra - non dicono tutto. Non raccontano gli infortuni, le rinunce, gli addii, le attese: è lì che si costruiscono le vittorie. Siamo un gruppo unito nella diversità: questo è il nostro traguardo più bello”. “Grazie per aver voluto celebrare le nostre vittorie - ha dichiarato Simone Anzani rivolgendosi al Capo dello Stato - Ripetersi non è mai facile ma noi ci siamo riusciti: questa vittoria è la testimonianza di ciò che si può raggiungere con l’unità e lo spirito di sacrificio”. (agc)
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