Messaggio a Crosetto: informi puntualmente su ciò che accadrà alla Flotilla a Sud di Creta e nelle acque orientali

Oggi autorevoli testate nazionali riportano, non senza enfasi le parole espresse dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni riguardo l’iniziativa portata avanti dai volontari della Global Sumud Flotilla. Così siamo passati alla questione palestinese, nella sua attuale fase di atrocità, una sorta di indifferente noncuranza di quello che stava accadendo in mare a causa di questi seicento scalmanati che, invece di restare a casa a guardare il campionato di calcio, hanno scientemente deciso di farsi parte attiva e, per molti aspetti, diventare la punta di lancia della lotta contro i soprusi e i crimini perpetrati dai soldati dell’Idf che giorno dopo giorno, ora dopo ora compiono atrocità che pensavamo appartenere ad un passato oramai lontano e che richiama passi d’oca e croci uncinate.

Invece, ottant’anni dopo aver chiuso un’epoca di crimini perpetrati dal nazifascismo, siamo ripiombati nella stessa cupa e mortale atmosfera che hanno visto e respirato i nostri nonni e bisnonni.

Bene fa, dunque, la Meloni, a gettare alle ortiche la maschera dell’indifferenza e a calcare l’elmo di battaglia perché è chiaro a tutti che la flottiglia è capace di trascinare milioni di italiani e milioni di cittadini europei, che si sono stancati del “nulla cosmico” prodotto dalla politica di Bruxelles e della maggior parte degli Stati membri.

Gaza e tutta la striscia bruciano e bruciano in maniera voluta, sistematica e programmata: nulla da invidiare ai campi di concentramento di hitleriana memoria, la stessa crudeltà, la stessa capacità di non provare alcuna pietà per il dolore degli esseri umani.

Abbiamo assistito in questi mesi ad un inconcludente tira e molla di proposte vane e perfettamente inutili, fino a diventare offensive per l’intelligenza delle persone, come quella ridicola proposta di sanzionare due o tre ministri israeliani che si distinguono per stupida ferocia e i coloni, proprio così (Sic!), i coloni appartenenti, di massima, alle frange più estreme della religione ebraica. Quindi sanzioni verso persone e gruppi che nessuno spiega come sarà possibile perseguire.

Di fronte a questa pochezza, la società civile scende in piazza in tutto il mondo e in larga parte dell’Europa, raggiungendo anche le piazze delle città italiane che nei giorni scorsi si sono riempite di migliaia e migliaia di giovani ed adulti che hanno dimostrato per la Palestina libera, inneggiando allo strumento che sentiamo appartenga a tutti noi: alla Global Sumud Flotilla e ai volontari che sentiamo affratellati nello sforzo comune di far terminare il massacro orrendo che un esercito impersonale, comandato da uomini privi di senso dell’onore, continua a compiere giornalmente.

Al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha avuto il tempismo di far spostare la fregata Fasan – già presente nel Mediterraneo orientale per attività addestrative programmate – va il nostro plauso e chiediamo di conoscere quali sono le regole d’ingaggio stabilite dalla Marina Militare in caso si ripetano nuovi mirati attacchi alle unità della Flotilla.

Ministro, gli italiani sentono propria la Marina Militare e i suoi equipaggi non meno di quanto sentano propria la fanfara dei bersaglieri o le Frecce Tricolori.

Desideriamo essere informati puntualmente di quello che accade e accadrà a Sud di Creta e nel Mediterraneo orientale e fino al compimento della nobile missione.