Rinnovabili, dal Mase 38 milioni alle Regioni per promuovere «progetti esemplari»: oggi il decreto

Il primo annuncio, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica lo aveva fatto lo scorso febbraio: via libera al finanziamento di oltre 38 milioni di euro per tutte le Regioni italiane da destinare a progetti esemplari di produzione di energia da fonti rinnovabili. Dove per «progetti esemplari», è stato precisato dallo stesso Mase, si intendono «impianti di produzione, anche abbinati a sistemi di accumulo, che rappresentino buone pratiche, con particolare riferimento alla promozione di tutte le forme di autoconsumo dell’energia». Ha spiegato allora il ministro Gilberto Pichetto che l’iniziativa mira a dare «un segnale per spingere il territorio, partendo dal buon esempio del pubblico, allo sviluppo delle fonti rinnovabili nelle aree idonee, in linea con gli obiettivi del Pniec».
Sono passati non pochi mesi e oggi è stato compiuto un passo ulteriore con la pubblicazione del decreto direttoriale, che definisce in particolare i soggetti beneficiari, le tipologie di progetti ammissibili, le modalità di attuazione della misura, le condizioni di cumulabilità e di eventuale revoca delle agevolazioni, nonché i contenuti dell’accordo tipo che ciascuna Regione dovrà sottoscrivere per la gestione delle risorse assegnate.
L’iniziativa a cui sta lavorando il Mase mira a sostenere la realizzazione di buone pratiche, con particolare riferimento allo sviluppo delle diverse forme di autoconsumo e con attività di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle comunità locali.
Ribadisce Pichetto riaccendendo la luce su questi 38 milioni stanziati a favore delle Regioni per promuovere progetti esemplari di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. «Con questo provvedimento sosteniamo le Regioni nella realizzazione di progetti pilota che abbiano un effetto moltiplicatore e possano rappresentare modelli di riferimento per la diffusione delle rinnovabili e dell’autoconsumo. È un passo concreto per accompagnare cittadini, imprese e comunità locali verso un sistema energetico più sostenibile e partecipato, valorizzando non solo la produzione di energia pulita, ma anche la consapevolezza collettiva del ruolo che ciascuno può avere nella transizione energetica».
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