Ponte, il Wwf sulle «picconate» della Corte dei conti alla delibera Cipess: «Confermate le nostre tesi»

Settembre 26, 2025 - 08:00
 0
Ponte, il Wwf sulle «picconate» della Corte dei conti alla delibera Cipess: «Confermate le nostre tesi»

Solo pochi giorni fa, gli ambientalisti di Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf si erano rivolti alla Corte dei conti chiedendo un pronunciamento sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Ieri dall’organo di controllo sulla contabilità pubblica è arrivato un riscontro netto, fatto di rilievi tecnici e procedurali riguardanti la delibera Cipess e una conclusione che non lascia margini di discussione: quel dispositivo va ritirato in autotutela. E così, sottolinea il Wwf Italia in una nota, dopo i dubbi sollevati dalla Commissione europea sull’impatto ambientale arriva un secondo sostanziale stop dalla Corte dei conti, che «ha evidenziato criticità fondamentali che le associazioni ambientaliste e la società civile denunciano da tempo».

Il Panda fa notare che in questa fase la Corte dei conti poteva solo approvare o rimandare chiedendo integrazioni ed approfondimenti, «ma nella sostanza il testo risulta essere una picconata alla delibera Cipess sia per la procedura che è stata seguita per arrivarvi (compresa la modalità con cui sono state approvate i motivi imperativi d’interesse pubblico rilevante) sia per questioni economiche e finanziarie di significativo rilievo». E se il dispositivo dei magistrati contabili non lascia margini di manovra al governo per continuare come ha fatto finora, altrettanto chiaro è il giudizio espresso dal Wwf: «Siamo di fronte ad un momento di verità per un progetto che finora è andata avanti per forzature legislative, pareri tecnici preannunciati dalla politica e voti di fiducia in parlamento su leggi ad pontem. È mancata la terzietà di giudizio e la necessaria imparzialità che lo Stato dovrebbe sempre garantire, specialmente quando sono in gioco esplosioni finanziarie di tale portata e impatti ambientali acclarati».

Di fatto, i magistrati contabili hanno confermato le criticità ed i dubbi già emersi sia sulla sostenibilità economica, sia sul rispetto delle norme europee e sulle valutazioni ambientali. «I rilievi formulati dalla Corte risultano sostanzialmente coincidenti con le osservazioni e le criticità che le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf avevano già presentato ai magistrati contabili nella loro memoria tecnica di inizio settembre», ribadisce il Panda. «È evidente che il processo decisionale finora seguito non abbia mai garantito (e continua a non garantire) quella necessaria valutazione critica e indipendente che progetti di tale complessità e impatto richiederebbero».

La conclusione del Panda: «Come Wwf auspichiamo che questo stop rappresenti un'occasione per ripensare all’idea stessa del Ponte e confermi la necessità di fermarsi e riflettere prima di procedere con un’opera che presenta enormi zone d'ombra e incertezze per essere considerata matura per la realizzazione. È tempo di dare risposte concrete alla necessità del Paese e del territorio privilegiando, finalmente, valutazioni tecniche rigorose, analisi economiche trasparenti e una seria considerazione degli impatti ambientali, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità che dovrebbero guidare ogni intervento infrastrutturale del XXI secolo».

 

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia