Milano, schianto mortale in viale Fulvio Testi: indagini su noleggio del Suv, semafori e responsabilità
Continuano senza sosta le indagini sull’incidente avvenuto all’alba di domenica in viale Fulvio Testi a Milano, in cui ha perso la vita Pietro Silva Orrego, 19 anni, mentre altri tre giovani sono rimasti feriti, tra cui una trentenne tuttora in condizioni critiche al Policlinico.
La Procura di Milano, con la pm Giancarla Serafini, attende l’informativa completa della Polizia Locale per procedere con l’apertura formale del fascicolo. Le verifiche riguardano diversi aspetti: la dinamica dello scontro, il funzionamento del semaforo, le precedenze e soprattutto la questione del Suv Mercedes Classe G Brabus preso a noleggio, sul quale viaggiavano i quattro ragazzi.
Il nodo del noleggio e della guida senza patente
Un primo dato certo emerso dagli accertamenti è che chi ha firmato il contratto di noleggio del Suv era regolarmente munito di patente. Al contrario, il giovane che secondo le testimonianze era al volante al momento dell’impatto — un 20enne milanese — non aveva la patente. È l’unico rimasto illeso tra gli amici a bordo.
Il ragazzo, subito dopo lo schianto, si era allontanato dal luogo dell’incidente, per poi riavvicinarsi fingendo di essere un passante sceso da un tram per prestare aiuto. Una versione che non ha retto: un testimone che aveva soccorso i feriti lo ha infatti riconosciuto come conducente del Suv.
L’altra auto e il semaforo: il 32enne positivo al pre-test droga
L’altra vettura coinvolta è una Opel Corsa guidata da un 32enne originario di Napoli. L’uomo è risultato positivo al pre-test antidroga. Secondo le ricostruzioni più recenti, il semaforo all’incrocio tra viale Esperia e viale Fulvio Testi era regolarmente funzionante e non lampeggiante — condizione comune nelle ore notturne — al momento dello scontro.
Le indagini puntano a chiarire chi, tra i due veicoli, abbia impegnato l’incrocio senza rispettare la precedenza e in che modo questo abbia contribuito allo schianto.
Telecamere, testimoni e probabili indagati
Gli agenti della Polizia Locale stanno analizzando le immagini delle telecamere installate sui semafori e lungo la strada, oltre ad ascoltare i testimoni presenti. Le verifiche serviranno a ricostruire con precisione la traiettoria dei veicoli, la velocità e i comportamenti dei conducenti.
L’ipotesi più probabile è che la Procura proceda a breve con due iscrizioni nel registro degli indagati:
il 20enne senza patente, ritenuto alla guida del Suv noleggiato;
il 32enne alla guida della Opel Corsa, risultato positivo al pre-test sulla droga.
Nel frattempo, resta alta la preoccupazione per le condizioni della donna di 30 anni che viaggiava sul Suv e che si trova in prognosi riservata.
Un incidente devastante, su cui ora si cerca di fare piena luce per accertare responsabilità e dinamica di uno dei casi più gravi degli ultimi mesi sulla rete viaria milanese.
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