Quando il quartiere fa comunità: la sfida di Centopiazze contro l’isolamento
Immaginare città in cui i condomìni tornano a essere luoghi di incontro e le piazze il cuore delle relazioni quotidiane. È l’obiettivo di Centopiazze, il progetto di rigenerazione urbana promosso da Harley&Dikkinson e sostenuto da Rete Professioni Tecniche, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Consiglio Nazionale Periti Industriali, CONAF, Collegio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Confartigianato Imprese, CNA e CAF ACLI, che insieme hanno sottoscritto la nuova Carta dei Valori.
L’iniziativa punta a ricucire legami sociali sempre più fragili, introducendo figure come i community manager di quartiere e trasformando gli spazi pubblici in luoghi di socialità e convivialità. Dopo la prima sperimentazione a Cinisello Balsamo e il debutto al Salone della CSR, Centopiazze diventa ora una rete strutturata che mette in connessione imprese, istituzioni e professionisti. “Un ambiente riqualificato vuol dire vivere meglio. Abbiamo creato un sistema benefit: man mano che svolgiamo attività sul territorio sosteniamo la Fondazione Borghi Felici, che a sua volta supporta i community manager”, ha spiegato Alessandro Ponti, presidente di Harley&Dikkinson, durante l’evento Building Values, che ha riunito architetti, sociologi ed esperti di economia sociale.
Ponti ha poi chiarito il ruolo del community manager: “Crea relazioni sul territorio, mette insieme le persone, fa in modo che anche l’ultimo non si senta più ultimo, ma senza pensarci in termini assistenziali. Oggi l’ultimo è spesso il cinquantenne rimasto solo, che torna a casa la sera e non sa cosa fare. Ecco, noi proviamo a riconnetterlo al quartiere con iniziative concrete. Penso al ristorante che il giovedì organizza “Indovina chi viene a cena”, o al professore in pensione che racconta ai ragazzi che Kafka non è un giocatore del Milan. È questo il tipo di socialità che vorremmo recuperare, quella che io stesso ho vissuto da ragazzo e che oggi purtroppo è quasi scomparsa”. Il consenso è unanime: la solitudine urbana rappresenta una nuova emergenza e servono luoghi capaci di aiutare le comunità a riconoscersi. Con l’obiettivo di portare il progetto in cento piazze italiane, Centopiazze si propone come un laboratorio diffuso di convivenza, dove ogni spazio pubblico può tornare a essere un punto di riferimento, un’occasione di incontro e, soprattutto, un antidoto all’isolamento.
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