Sicurezza e prevenzione per evitare scivolamenti e cadute negli ambienti di lavoro
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Quando si parla di pulizia e manutenzione degli ambienti, spesso si pensa immediatamente all’aspetto estetico o all’igiene. Tuttavia, esiste un terzo pilastro fondamentale che non dovrebbe mai essere sottovalutato: la sicurezza. Un ambiente pulito è, prima di tutto, un ambiente sicuro.
A Roma, realtà consolidate come l’impresa di pulizie Genius System Clean hanno fatto di questo principio la propria missione. Affidarsi a professionisti non significa solo delegare le operazioni di pulizia, ma garantire che queste vengano svolte nel pieno rispetto delle normative vigenti.
La sicurezza è un requisito tangibile: Genius System Clean, ad esempio, opera con certificazione ISO 45001:2018 (specifica per la Salute e Sicurezza sul Lavoro) e possiede la nuova Patente a Crediti per la Sicurezza (D.L. 19/2024), obbligatoria per operare in cantieri e attività a rischio, che attesta l’alta affidabilità dell’impresa. Inoltre, la tutela è completa grazie a solide polizze assicurative RCT/RCO, che coprono danni a terzi e ai lavoratori.
Questo approccio rigoroso ci ricorda che la prevenzione degli infortuni non è frutto del caso, ma di pianificazione e competenza. Di seguito, analizzeremo come prevenire gli incidenti più comuni, ovvero scivolamenti e cadute, in diversi contesti: domestico, lavorativo e nella ristorazione.
L’impatto degli incidenti da scivolamento
Gli infortuni causati da scivolamenti, inciampi e cadute rappresentano una delle principali cause di incidenti, non solo in ambito domestico ma anche lavorativo. Sebbene le statistiche varino da paese a paese, i dati INAIL in Italia confermano che le cadute in piano sono una frequente causa di assenza dal lavoro e di ricovero ospedaliero.
Le conseguenze di una semplice distrazione o di una superficie non adeguatamente trattata possono essere severe: si va dalle contusioni lievi a traumi ben più gravi, come fratture dell’anca (particolarmente rischiose per la popolazione anziana), lesioni alla colonna vertebrale e traumi cranici.
Considerando i rischi sia fisici che economici (costi sanitari, giorni di lavoro persi, responsabilità civile), è essenziale adottare un approccio proattivo. La buona notizia è che la quasi totalità di questi incidenti è prevenibile con la giusta attenzione e le corrette procedure di manutenzione.
Sicurezza in casa
Le statistiche indicano che, all’interno delle mura domestiche, il bagno è il luogo dove avviene la maggior parte degli incidenti, con una prevalenza significativa tra le persone over 65. L’acqua, il vapore e le superfici lisce come ceramica e piastrelle creano il mix perfetto per perdere l’equilibrio.
Ecco come mettere in sicurezza questo ambiente:
- Eliminazione degli ostacoli: Il primo passo è l’ordine. Cestini, bilance pesapersone o abiti lasciati a terra sono insidie comuni. Il pavimento deve rimanere libero per permettere un passaggio agevole.
- Superfici e tappeti: I tappetini da bagno tradizionali, se privi di un fondo gommato, possono trasformarsi in “slitte”. È fondamentale utilizzare tappeti con forte aderenza al suolo o installare strisce adesive antiscivolo direttamente sul fondo della vasca e del piatto doccia.
- Ausili di supporto: Non bisogna aspettare di avere problemi di mobilità per installare maniglioni di sicurezza. Posizionare barre di sostegno robuste (fissate al muro con tasselli, non a ventosa) vicino alla doccia e al WC offre un appiglio vitale in caso di vertigini o scivolamento improvviso.
- Illuminazione: Spesso si cade perché non si vede bene dove si mettono i piedi, specialmente di notte. Un’illuminazione adeguata, priva di zone d’ombra, è essenziale.
- Accessibilità: Per le persone anziane o con mobilità ridotta, l’uso di un rialzo per il WC o di una sedia apposita per la doccia può fare la differenza tra l’autonomia e il rischio di caduta.
Prevenzione nel settore della ristorazione
Ristoranti, bar e cucine industriali sono ambienti ad alto rischio di infortuni. I ritmi frenetici del servizio, uniti alla costante presenza di liquidi, oli, grassi e residui di cibo, rendono i pavimenti particolarmente insidiosi. In questi contesti, è necessaria una particolare attenzione nel settore alimentare.
La pulizia nell’industria alimentare non è solo una misura antiscivolamento, ma un pilastro cruciale per la salute pubblica. Deve includere la sanificazione profonda, essenziale per prevenire contaminazioni crociate e garantire la sicurezza dei consumatori, in linea con le rigide procedure di autocontrollo basate sul sistema HACCP. Per un gestore, la sicurezza di dipendenti e clienti, sia fisica che igienico-sanitaria, deve essere una priorità assoluta.
Non tutte le aree sono uguali. Le zone vicino alle macchine del ghiaccio, ai lavelli e alle friggitrici devono essere presidiate con tappeti antiscivolo industriali, capaci di drenare i liquidi e fornire “grip”.
La regola d’oro nella ristorazione è “pulisci mentre lavori”. Se cade dell’olio o dell’acqua, l’area deve essere asciugata immediatamente. Non basta segnalare il pericolo; bisogna eliminarlo.
È necessario stabilire un programma di pulizia rigoroso che prevenga l’accumulo di grasso. Un pavimento apparentemente pulito può avere una patina untuosa invisibile che diventa come ghiaccio. L’uso di detergenti sgrassanti professionali è imperativo.
Il datore di lavoro deve assicurarsi che tutto il personale, dalla sala alla cucina, indossi calzature certificate antiscivolo, progettate specificamente per aderire su superfici unte o bagnate.
I corridoi di passaggio tra la cucina e la sala devono essere liberi da scatoloni, casse di bevande o attrezzature che potrebbero causare inciampi durante il servizio.
Sicurezza sul luogo di lavoro
Indipendentemente dal settore, la sicurezza sul lavoro è regolata in Italia dal D.Lgs 81/08, che impone al datore di lavoro di valutare e mitigare i rischi. Scivolamenti e cadute rimangono una delle principali voci di infortunio anche in uffici e magazzini.
Per mantenere un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente:
- Cultura dell’ordine: La “Housekeeping” aziendale non riguarda solo la polvere. Significa avere procedure chiare: ogni dipendente deve sapere che non si lasciano cavi volanti nei corridoi, né scatoloni davanti alle uscite di sicurezza.
- Gestione del meteo: Durante i mesi piovosi o invernali, gli ingressi diventano zone critiche. L’acqua portata dall’esterno con gli ombrelli e le scarpe rende i pavimenti scivolosi. È necessario dotare gli ingressi di zerbini tecnici assorbenti e, se necessario, aumentare la frequenza dei passaggi di asciugatura.
- Segnaletica corretta: Quando si effettuano le pulizie, il cartello “Pavimento Bagnato” non è un optional, ma un obbligo di legge per avvisare del pericolo temporaneo. Tuttavia, il cartello deve essere rimosso non appena il pavimento è asciutto, per non creare assuefazione al segnale (“c’è sempre il cartello, quindi non c’è pericolo”).
- Illuminazione e Manutenzione: Lampadine bruciate nei corridoi, moquette sollevata o piastrelle sconnesse sono pericoli latenti. Un programma di ispezione regolare permette di segnalare e riparare questi difetti prima che qualcuno si faccia male.
Infine, è importante sottolineare come la qualità della pulizia influisca sulla scivolosità. Molti non sanno che l’uso eccessivo di detergente o il risciacquo insufficiente possono lasciare residui chimici sul pavimento. Questi residui, paradossalmente, possono rendere la superficie più scivolosa o appiccicosa, attirando ulteriore sporco.
Affidarsi a partner qualificati garantisce non solo l’igiene visiva, ma la sicurezza tecnica delle superfici. Grazie a certificazioni come la ISO 45001:2018 e alla Patente a Crediti, si ha la certezza che il personale operi con metodologie che rispettano la struttura dei materiali e la sicurezza delle persone che vivono quegli spazi.
La sicurezza non è un costo, ma un investimento fondamentale per la serenità di tutti.
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