Smog d’autunno: in Lombardia torna l’allarme aria irrespirabile

Ottobre 14, 2025 - 19:30
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Smog d’autunno: in Lombardia torna l’allarme aria irrespirabile
inquinamento atmosferico

Nulla può cambiare se non si mette mano alle riforme della mobilità che, per Legambiente, devono riguardare il traffico veicolare e il trasporto delle merci

Nessuna sorpresa, purtroppo, per questo autunno 2025: lo smog è tornato puntuale ad avvelenare l’aria della Pianura Padana. I dati di Arpa Lombardia parlano chiaro: per Milano, Monza e Pavia è già scattato il secondo giorno consecutivo di superamento dei limiti di legge per il Pm10.

Alla centralina di Milano Marche, si è raggiunta una concentrazione di 82 microgrammi/m3 – ben oltre la soglia massima consentita di 50. Seguono Monza Machiavelli con 69, Pavia con 66, Lodi e Meda con valori tra 63 e 77; superamenti diffusi anche a Bergamo, Brescia, Como e Varese.

Un fenomeno esteso e riconducibile a un unico grande colpevole: il traffico veicolare. Con temperature ancora miti e riscaldamenti domestici spenti, il legame tra le grandi direttrici stradali e le concentrazioni di polveri sottili è ormai evidente.

Legambiente: “stiamo ancora finanziando l’inquinamento”

Continuiamo a staccare assegni in bianco alla Corte di Giustizia europea per il mancato rispetto degli impegni presi sulle emissioni inquinanti” denuncia Federico Del Prete, responsabile mobilità di Legambiente Lombardia.

La critica dell’associazione punta dritto alla mancata transizione del sistema dei trasporti, che resta sbilanciato su mezzi privati, autostrade e diesel, mentre il trasporto collettivo e la mobilità attiva (camminare, pedalare, usare mezzi elettrici leggeri) restano marginali nelle politiche locali.

Emblematico, secondo Legambiente, il rinvio del blocco dei diesel Euro 5, veicoli tra i più inquinanti oggi in circolazione, e il contemporaneo avanzamento dei cantieri di nuove arterie come Pedemontana, Vigevano-Malpensa, Dalmine-Treviglio e Cremona-Mantova.

È chiaro che – osserva Del Pretein un quadro di risorse limitate non si sta investendo nelle soluzioni, ma nella crescita del problema“.

Aria e salute: un costo che ricade su tutti

Il ritorno dello smog non è solo un problema ambientale, ma una questione sanitaria ed economica. Le polveri sottili (Pm10 e Pm2.5) sono tra i principali responsabili di malattie respiratorie, cardiovascolari e neurologiche, e secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente causano in Italia oltre 47.000 morti premature ogni anno.

Oltre ai danni alla salute, l’Italia continua a pagare multe europee per il mancato rispetto dei limiti di qualità dell’aria previsti dalle direttive Ue.

Quale futuro per la mobilità lombarda?

Le proiezioni non lasciano spazio all’ottimismo: se nei prossimi giorni scenderanno le temperature e si accentueranno i fenomeni di inversione termica, i livelli di inquinamento potrebbero peggiorare rapidamente, coinvolgendo anche riscaldamenti domestici, emissioni zootecniche e spandimento di liquami agricoli.

Per Legambiente, la ricetta è chiara:

  • priorità al trasporto pubblico elettrificato e accessibile
  • investimenti massicci nella mobilità attiva
  • riconversione elettrica del trasporto merci, urbano e interurbano

Solo così – conclude Del Pretepotremo evitare che ogni autunno diventi una nuova emergenza respirabile“.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia