Vf Corporation, secondo trimestre a 2,8 mld $ (+2%). Attesi aumenti di prezzo

Ottobre 30, 2025 - 11:01
 0
Vf Corporation, secondo trimestre a 2,8 mld $ (+2%). Attesi aumenti di prezzo
https://www.pambianconews.com/wp-content/uploads/2025/10/harry-hundal-y9ctpaxexTI-unsplash.jpg

Si è chiuso a quota 2,8 miliardi di dollari (circa 2,4 miliardi di euro) il secondo trimestre di Vf Corporation. Il risultato segna una crescita anno su anno del 2% a cambi costanti e un miglioramento rispetto alle previsioni Lseg, riporta Reuters, che si fermavano a 2,74 miliardi, per il gruppo a stelle e strisce a cui fanno capo, tra gli altri brand, Vans, The North Face e Timberland (Dickies è stato recentemente ceduto a Bluestar Alliance per circa 600 milioni di dollari). Nei sei mesi terminati lo scorso settembre, il player ha totalizzato ricavi per 4,5 miliardi di dollari, pressoché in linea con il semestre precedente.

Guardando alle performance dei singoli brand nel secondo semestre, Vans ha registrato un calo del 9% anno su anno, mentre Timberald e The North Face che sono progrediti rispettivamente del 7% e del 6 per cento. Secondo la società, si legge nella nota finanziaria, i risultati hanno superato le stime precedentemente delineate e “una domanda anticipata nel wholesale”.

“Nel secondo trimestre – ha commentato Bracken Darrell, presidente e CEO – abbiamo compiuto ulteriori progressi nel nostro piano di rilancio. Abbiamo registrato una crescita su larga scala per The North Face e Timberland, continuando a moderare il calo di Vans. Abbiamo inoltre annunciato la vendita imminente di Dickies per 600 milioni di dollari, rafforzando la nostra capacità di investire nel portafoglio e generare rendimenti per gli azionisti. Guardando al futuro, continueremo a concentrarci sulla generazione di valore per tutti i nostri marchi e sul ritorno dell’azienda a una crescita sostenibile e redditizia”.

Sul fronte della marginalità, nei tre mesi l’utile operativo rettificato è ammontato a 330 milioni di dollari, mentre il margine operativo è stato pari all’11,2%, in aumento di 130 punti base rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. L’utile rettificato si è attestato a 52 centesimi per azione. Il gruppo, inoltre, ha ridotto il debito netto del 21% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Preoccupazioni all’orizzonte per il terzo trimestre ormai in corso e per l’ultimo quarter dell’anno: “Non abbiamo ancora aumentato i prezzi, molto poco nel terzo trimestre, ma i veri aumenti arriveranno nel quarto trimestre. A partire dal terzo l’impatto dei dazi ci colpirà maggiormente”, avrebbe dichiarato durante l’incontro con gli analisti il CFO Paul Vogel, riporta ancora l’agenzia di stampa.

I dazi del 20% sulle merci vietnamite e del 40% sui trasbordi stanno rendendo complesse le dinamiche lungo la supply chain, costringendo anche Vf Corp – che si rifornisce per la gran parte della sua offerta nel Sud-est asiatico e America – a rivedere le spedizioni, tagliare i costi dei fornitori e modificare, appunto, i prezzi finali.

Durante la call, inoltre, il management ha aggiunto che il margine lordo del terzo trimestre in corso sarà in calo rispetto allo scorso anno, riflettendo proprio l’impatto dei dazi. Il player, ancora, stima che il fatturato del quarter a venire – escluso Dickies – sarà in calo tra il 3% e l’1%, anziché in aumento dell’1,54% come pronosticavano i dati raccolti da Lseg.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News