Williamson (The Lycra Company): “La fibra EcoMade pronta a debuttare sul mercato”
Reduce dall’edizione 2025 di MarediModa tenutosi a Cannes a fine ottobre, The Lycra Company si prepara ora all’appuntamento di gennaio 2026 con Milano Unica. Al centro della proposta del player c’è l’implementazione delle fibra rinnovabile Lycra EcoMade di cui sono stati recentemente presentati i primi sviluppi commerciali, che debutteranno sul mercato nel 2026.
Annunciata per la prima volta tre anni fa e ora incarnata nei primi capi d’abbigliamento, Lycra EcoMade è composta per il 70% da materiali rinnovabili derivati dal mais, non destinato all’alimentazione, progettata per offrire le stesse prestazioni e qualità della fibra tradizionale con una potenziale riduzione dell’impronta di carbonio fino al 44 per cento.
“Sì, i principali saloni europei – dal beachwear allo sport fino al denim e al ready to wear – rappresentano per noi degli appuntamenti chiave per dialogare con il mercato e rendere ancora più visibile l’impegno costante che ci vede coinvolti per offrire innovazioni, rivolte ai produttori di tessuti e ai brand partner, in grado di soddisfare i bisogni emergenti dei consumatori”, ha raccontato a Pambianconews Alistair Williamson, vice president Emea & South Asia.
In occasione di MarediModa, infatti, The Lycra Company ha ospitato la collezione Arena nel tessuto ‘Vita Life’ by Carvico, realizzato proprio con questa fibra.
Sullo sfondo, un 2025 “davvero impegnativo per l’industria tessile” – racconta ancora Williamson – caratterizzato da difficoltà generate dalla guerra in Ucraina, che ha fatto aumentare i costi energetici, dal conflitto in Medio Oriente che ha inciso sulla fiducia dei consumatori, e dall’incertezza legata ai dazi statunitensi”.
Aggiungendo però, di “stare iniziando a vedere segnali incoraggianti di ripresa in Europa e nell’Asia meridionale”. E sottolineando che “ciò che è evidente è che disporre di un portafoglio solido di prodotti differenziati ci consente di rimanere competitivi”.
Guardando ai prossimi sviluppi nelle innovazioni di prodotto, complesso ma promettente il fronte denim, dove “il mercato si è orientato verso tessuti più rigidi, un cambiamento che ha rappresentato una sfida per noi, considerando la nostra forte tradizione nelle soluzioni stretch”. Sono tuttavia emerse nuove opportunità nel warp knitting e nel circular knitting.
E ancora: “Abbiamo inoltre lavorato a stretto contatto con i nostri partner principali per ampliare l’adozione della fibra Lycra Adaptiv, una soluzione innovativa che offre un comfort superiore e una vestibilità ottimale e personalizzata per diverse corporature e movimenti”.
Per quanto riguarda i segmenti merceologici, l’abbigliamento resta il core business, sottolinea il manager. Particolare attenzione, nello specifico, a legwear (collant e calze), intimo, sportswear, ready-to-wear e denim, che rappresentano le categorie più rilevanti per The Lycra Company.
“Comfort ed elasticità nei capi sono ormai caratteristiche attese dai consumatori, soprattutto in quelli che sono a diretto contatto con la pelle, ma anche in modelli più ampi come camiceria e giacche, e persino nel denim a gamba larga, dove il comfort in vita rimane fondamentale.
Anche il concetto di “performance” sta guadagnando sempre più spazio nell’abbigliamento al di fuori dello sportswear: i consumatori cercano gestione dell’umidità e freschezza anche nei capi di tutti i giorni, come dimostra il crescente interesse per le nostre gamme di fibre Coolmax e Lycra T400”.
In crescita, infine, anche il segmento workwear, “ambito in cui storicamente comfort ed elasticità sono stati spesso sacrificati”.
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