Attenzione ai quei nei!

Naturali o finti, quei puntini neri, i nei o nevi, hanno reso glamour molti volti delle dive” degli anni 50/60/70. Una su tutte Elizabeth Taylor, o le cantanti Mina e Orietta Berti, ma negli anni si è scoperto che oltre al fascino i nei possono essere molto pericolosi e bisogna tenerli sotto osservazione.
Nella VII edizione di “We in action- La Forza del team 2025”, tenutosi a Napoli nei giorni scorsi in cui si è parlato dell’importanza del gioco di squadra, che vale nel calcio come in molti altri settori, tra i numerosi interventi dedicati alla medicina, alle ricerche e studi portati avanti da gruppi di lavoro, la partecipazione del professor Paolo Antonio Ascierto, ci mette in guardia sull’importanza della mappatura dei nei. La notizia è stata riportata dalle più importanti testate.
Il professor Ascierto è uno dei massimi esperti, è presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli. La più grande ed importante struttura del Sud per le malattie oncologiche.
Spiega il professore che negli ultimi venti anni i casi di tumori della pelle sono più che raddoppiati, perché il melanoma è diventato uno dei tumori più diffusi a livello nazionale, il terzo per incidenza tra le persone al di sotto dei 50 anni. Un dato alquanto significativo che deve far molto riflettere, sottolinea lo specialista che negli ultimi venti anni si è passati dai 6.000 casi diagnosticati nel 2004 ai 17.000 stimati nel 2024 e la maggiore incidenza è tra i giovani.
“La prevenzione funziona meglio se la si considera un ‘gioco di squadra” ha affermato. “Le periodiche ‘ispezioni’ cutanee, specialmente in questo periodo dell’anno, con l’aiuto di un amico o un familiare consentono di controllare anche zone difficili da raggiungere da soli, come ad esempio il dorso e il cuoio capelluto. In quest’ultimo caso possono essere d’aiuto anche i barbieri e i parrucchieri”.
Il professore in tutti i suoi interventi e interviste sottolinea che la mappatura dei nei è importante “bisogna sottoporsi a programmi di screening sistematici che possono rivelarsi utili anche ad educare le persone a controllare regolarmente la propria pelle e a rivolgersi al medico in caso di anomalie“. E non si stanca mai di ripetere che importantissima è la prevenzione, e soprattutto non bisogna sottovalutare i nei nuovi. Ricorda che uno studio pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology ha dimostrato che il 70% dei casi di melanoma insorge come una nuova lesione sulla pelle sana e non dai nei già presenti.
Purtroppo non si seguono le giuste regole per proteggere la pelle dai raggi causati dall’esposizione alle radiazioni dei raggi UV e specialmente tra i giovani c’è scarsa attenzione. Le campagne di sensibilizzazione non bastano ricorda Ascierto “Serve uno sforzo congiunto, un lavoro di squadra, affinché venga garantita alla popolazione l’accesso a uno screening annuale che preveda il controllo delle nevi nei casi a rischio”.
Ricorda che “Lo screening di popolazione per la diagnosi precoce è l’arma più potente contro il melanoma, un tumore che, se identificato in fase iniziale, ha una probabilità di guarigione superiore al 90%”. Questo non significa soltanto più vite salvate, ma anche risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale”. Infatti se un melanoma viene diagnosticato in tempi molto stretti permette al servizio sanitario di ridurre gli onerosi costi per i trattamenti indispensabili nei casi più gravi per osteggiare la malattia.
Il professore Ascierto si è laureato e specializzato all’Università Federico II di Napoli, ed ha una lunga carriera dedicata allo studio e alla cura del melanoma e delle malattie oncologiche. Il sito Americano Expertescape.com ha stilato una lista e tra i 65mila nomi ha inserito al primo posto al mondo come centro internaziponale per la lotta al melanoma l’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli.
(Notizie tratte da CRC news – Adnkronos)
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