Autismo e paracetamolo: cosa c’è di vero nelle dichiarazioni di Trump


Secondo un recente studio dei ricercatori di Harvard e del Mount Sinai, ci potrebbe essere una possibile correlazione tra l’uso del paracetamolo nelle prime fasi della gravidanza e un aumentato rischio di sviluppare autismo nei bambini. Altri studi, tra cui uno svedese che ha analizzato i sati di quasi 2 milioni e mezzo di bambini, non mostrano alcuna associazione tra il paracetamolo e l’autismo.
Donald Trump, in conferenza stampa, qualche giorno fa si è espresso riguardo l’uso del paracetamolo in gravidanza e i vaccini e un possibile aumento del rischio di autismo.
Da una parte, la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SINPIA manifesta profonda preoccupazione per tali affermazioni.
“Tali dichiarazioni, ampiamente riprese dai media, – sottolinea Elisa Fazzi, Presidente SINPIA – risultano prive di reale fondamento scientifico, creano disinformazione e contribuiscono ad alimentare insicurezze e confusione su quello che è un problema rilevante per milioni di bambini, adolescenti e famiglie coinvolte nei disturbi del neurosviluppo in tutto il mondo”.
“L’autismo – prosegue la Presidente SINPIA – è un disturbo del neurosviluppo complesso e multifattoriale dovuto all’interfaccia tra fattori genetici e ambientali, riconosciuto e studiato da decenni dalla comunità scientifica internazionale. La ricerca ha evidenziato le basi neurobiologiche e genetiche dello spettro autistico e gli intrecci con elementi ambientali, ma non è stato individuato un singolo fattore causale. Non esistono evidenze credibili che colleghino con certezza l’insorgenza dell’autismo solo a cause esterne come i vaccini o farmaci o altri fattori comunemente invocati in narrazioni infondate”.
“Diffondere affermazioni non supportate da dati scientifici e non esprimersi in sintonia con la comunità e i dati scientifici a disposizione – aggiunge Antonella Costantino, past president SINPIA – non solo è irresponsabile, ma rischia di danneggiare seriamente gli sforzi quotidiani di medici, terapisti, educatori e famiglie, che lavorano con impegno per favorire la ricerca, lo sviluppo, l’inclusione e il benessere delle persone con autismo”.
Ma perché il presidente USA se ne uscito con tali affermazioni? Secondo un recente studio dei ricercatori di Harvard e del Mount Sinai, ci potrebbe essere una possibile correlazione tra l’uso del paracetamolo nelle prime fasi della gravidanza e un aumentato rischio di sviluppare autismo nei bambini.
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