Benedire i doni della terra, un gesto antico


Lavoro, pace, giustizia, cura del creato. Tutte queste dimensioni saranno al centro dell’incontro di domenica 21 settembre alle 14.30 a Cassinetta di Lugagnano, dove l’arcivescovo Delpini benedirà i prodotti agricoli (vino e olio) sotto la statua di San Carlo.
«L’evento – spiega don Nazario Costante, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale Sociale e il Lavoro della Diocesi – rientra all’interno del Tempo del Creato, il periodo che va dall’1 settembre al 4 ottobre, festa di San Francesco, e che la Chiesa vuole dedicare in maniera specifica all’attenzione verso il creato, vissuto come dono. Quest’anno il Tempo del Creato assume un significato speciale, perché ricorre anche il decimo anniversario dell’enciclica Laudato Si’ che, in questi anni, ha rafforzato e reso ancora più viva l’attenzione della Chiesa per la cura della nostra casa comune. La festa che vivremo insieme alla Comunità pastorale di Albairate e Cassinetta sarà quindi un’occasione preziosa per riflettere su cosa significhi davvero prendersi cura del creato, oltre che un momento di incontro con le realtà agricole del territorio, che con il loro lavoro quotidiano ci ricordano quanto sia fondamentale custodire il dono della terra e rispettarne i ritmi».
La festa della benedizione dei prodotti agricoli è una tradizione antica, ricorda don Costante: «Olio e vino, preparati da ogni generazione per la successiva, acquistano un valore speciale custoditi in una nicchia sotto la statua di San Carlo, che ricorda il luogo in cui il santo sostò durante il suo ultimo viaggio verso Milano. Quest’anno la tradizione si arricchisce di un gesto nuovo e delicato: i bambini depongono nella nicchia i loro biglietti, pensieri e desideri che resteranno lì per chi li scoprirà tra venticinque anni. Così i doni della terra si trasformano in un simbolo prezioso, un ponte che unisce passato, presente e futuro, memoria e speranza».
L’arcivescovo Delpini arriverà all’ora di pranzo, per condividere i cibi della terra; a seguire ci sarà un momento di preghiera con la comunità e poi la benedizione dei prodotti agricoli. «L’Arcivescovo porterà la sua riflessione sul Tempo del Creato, come ha già fatto martedì 9 settembre, durante il Giubileo del mondo dell’agricoltura che si è svolto presso il Santuario della Beata Vergine Addolorata di Rho – continua don Costante -. In quell’occasione ha ricordato come l’agricoltura non sia semplicemente produrre, ma fare in modo che l’acqua, il suolo, la biodiversità possano dare vita. Ecco perché possiamo dire che l’agricoltura ha una funzione sociale, perché crea anche comunità, mantiene un paesaggio, favorisce la pace, la solidarietà, la condivisione».
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