Berlino e Parigi, due idee diverse di sovranità digitale al Consiglio europeo

Ottobre 24, 2025 - 15:30
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Berlino e Parigi, due idee diverse di sovranità digitale al Consiglio europeo

Bruxelles – Germania e Francia ancora divise sulle linee di principio della sovranità digitale. La spaccatura emerge dalle conclusioni finali del Consiglio Europeo tenutosi ieri, 23 ottobre, a Bruxelles. Il testo parla di “rafforzare la sovranità”, promuovendo la “trasformazione digitale dell’Europa”, ma apre allo stesso tempo a “partenariati internazionali con Paesi affidabili”. In sostanza, tra le righe si deduce la volontà di non chiudere la porta alle aziende statunitensi, soddisfacendo così l’esigenza tedesca di una digitalizzazione europea aperta al mercato globale.

Le idee differenti delle capitali

Il paragrafo, che è più simile all’espressione di un compromesso che ad un vero mandato politico, riflette una difficile convergenza. La Francia porta avanti da tempo un’idea più centralizzata di sviluppo digitale, incentrata sull’indipendenza nazionale e sull’autosufficienza nelle tecnologie chiave. La Germania spinge invece per un approccio più aperto, che includa la collaborazione con le imprese statunitensi.

L’impostazione delle due capitali ha motivazioni storiche ed economiche. Parigi può contare su un’industria tecnologica di alto livello (anche se non paragonabile a quella americana), con società competitive come Atos, rivale di IBM e Microsoft, o la start-up di intelligenza artificiale Mistral. Berlino si appoggia su due marchi storici come SAP e Siemens, ma la base industriale tedesca dipende in larga parte da software e infrastrutture statunitensi. Le grandi aziende californiane hanno portato ingenti capitali sul suolo teutonico, garantendosi così un’influenza tecnologica e quindi strategica. Solo l’anno scorso Amazon ha annunciato investimenti per 8,8 miliardi di euro in un’infrastruttura cloud nella regione di Francoforte, per rispondere alla crescente domanda di servizi digitali in Germania.

Un selfie di Macron e Merz

Il prossimo appuntamento

In generale, tutti i leader europei condividono la necessità di una maggiore autonomia strategica nel campo digitale, anche se resta incerto il come e il quando. Una data chiave potrebbe essere il 18 novembre, quando il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz si incontreranno a Berlino per un vertice di alto livello sulla sovranità digitale. Finché la divergenza tra le due principali potenze europee continuerà, difficilmente potrà essere raggiunto un accordo risolutivo.

 

L’impegno della Commissione

La Commissione Europea, nel frattempo, prosegue i suoi sforzi legislativi con il Digital Services Act, volto a regolamentare il potere delle aziende statunitensi, e promuove investimenti per sviluppare un’intelligenza artificiale europea. Tuttavia, i passi necessari per vedere risultati concreti restano numerosi.

In questo contesto, anche i dettagli contano: nel testo approvato dai 27 leader si parla, ad esempio, di “una maggiore età digitale per l’accesso ai social media, nel rispetto delle competenze nazionali”. Il principio è condiviso, ma manca un accordo sull’età esatta: alcuni Paesi propongono 15 anni, altri 16. La Commissione è in attesa di una decisione, ma sta già lavorando a uno strumento europeo per verificare quanti anni abbia chi è dietro lo schermo.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia